Mattarella riceverà Salvini lunedì. Il leader della Lega: ‘Avrò il piacere di spiegargli le tante cose fatte nel mio primo mese da ministro’

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Mattarella riceverà Salvini lunedì alle ore 12.

Dall’oggetto del colloquio sono escluse valutazioni o considerazioni su decisioni della magistratura. Lo precisa una nota dell’Ufficio Stampa del Quirinale.

Il ministro dell’Interno ha rilanciato la notizia sul proprio profilo Twitter:

“Lunedì a mezzogiorno incontrerò Mattarella.
Avrò il piacere di spiegargli le tante cose fatte nel mio primo mese da ministro, per mantenere le promesse, per difendere i confini, per proteggere gli italiani e riportare ordine, rispetto e tranquillità in Italia.
#PRIMAGLIITALIANI”.

Nei giorni scorsi il Carroccio aveva chiesto al Capo dello Stato un inontro in relazione al sequestro dei beni della Lega disposto dalla dai pm di Genova per la questione dei 49 milioni di fondi del partito spariti. Una vicenda che risale a una decina di anni fa e per la quale Salvini e l’attuale Lega si dichiarano estranei:

“Spero di avere il prima possibile la gioia e l’onore di conferire con il mio presidente della Repubblica. Attendo rispettosamente la fissazione di una data per parlare delle tante cose belle che stiamo facendo qui al Viminale,” ha dichiarato il segretario della Lega a margine della conferenza stampa di presentazione della campagna ‘Spiagge sicure’.

Sergio Mattarella, interpellato dai giornalisti in merito alla vicenda, ha preferito non commentare affermando: “Assolutamente non parlo”.

Quanto alla sentenza della Cassazione sul sequestro dei fondi della Lega, si dovrà attendere la decisione del Tribunale del Riesame, che dovrebbe arrivare a fine estate:

“Il Tribunale – spiega Rainews – dovrà pronunciarsi nuovamente sulla vicenda dopo la decisione della Cassazione che “restringe” il perimetro giuridico entro il quale agire e avvalora – di fatto – la linea della Procura di Genova di estendere il sequestro a tutti i fondi del partito: una sorta di effetto “staffetta” per cui se non si trova “la somma corrispondente al profitto, da tale ente percepito, dai reati per i quali vi era stata condanna” , come scrive la Cassazione, si procede col sequestro di quanto entra oggi nelle casse del partito (feste, donazioni o 2 per mille, ndr)”.

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