Di Maio replica a Berlusconi: ‘Non ho mai lavorato? Mi meraviglia che non riconosca impieghi umili che ho svolto’

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“Mi meraviglia che non riconosca i lavori umili che ho svolto”.

Così Luigi Di Maio replica a Berlusconi dopo l’attacco di quest’ultimo nella sua lettera al Corriere della Sera in cui critica il Decreto Dignità.

L’ex premier ha scritto che il leader 5Stelle “vuole regolare per decreto una cosa che non ha mai conosciuto, il mondo del lavoro”.

Di Maio, intervenendo a In Onda su La7 lunedì sera spiega di essere “sempre stato preso in giro per aver fatto il muratore, lo steward, il cameriere”.

“Se mi devo scusare per aver fatto lavori umili – aggiunge – credo che grazie a quei lavori ho capito bene come sta andando il lavoro in questo paese e come non sta andando. Forse proprio quell’esperienza mi potrà servire per aiutare tanti giovani che non trovano un lavoro”.

Il vicepremier affronta anche il tema voucher, in merito al quale dice che se “deve essere reintrodotto nel decreto Dignità per sfruttare di nuovo, la gente troverà un argine, anzi un muro in cemento armare armato del M5s”.

E continua: “Se vogliamo discutere della natura per cui erano nati, cioè per lavori che non sono a rischio sfruttamento e richiedono un pagamento quotidiano, non abbiamo mai detto di essere contrari”.

Di Maio chiarisce anche il ruolo di Beppe Grillo nel Movimento 5 Stelle: “Penso che Beppe Grillo sia un’anima del Movimento da cui il Movimento possa prescindere. Per una semplice ragione: io non ho mai conosciuto una persona più curiosa di lui. Ha oltre 70 anni ed è una di quelle persone che conosce del futuro molto più di tante persone della mia età che ogni giorno magari sono anche curiose di questi settori delle nuove tecnologie, delle nuove forme di sanità. Quando lo incontro mi racconta sempre qualcosa di incredibile”.

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