Fusaro: ‘Stanno deportando masse di esseri umani fingendo di integrarli’

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“Parole nobilitanti come quella di accoglienza e integrazione servono troppo spesso a coprire realtà molto meno nobilitanti come lo sfruttamento delle vite umane, lo sfruttamento del lavoro in forme di neo-caporalato sempre più disumano. Questa è la realtà tragica del mondo globalizzato”.

Così Diego Fusaro intervenendo a L’Aria che Tira su La7.

Il filosofo ha osservato che “solo chi non ha cuore non può provare un senso di indignazione” per “le scene che abbiamo visto”, ma “evidentemente la cosa che deve destare indignazione non è soltanto la situazione di quegli esseri umani ridotti in condizioni sempre più disumane, ma è il fatto che quella condizione si sta universalizzando”.

E ha spiegato: “Tutti noi, sempre più spesso, diventeremo analoghi per condizione a quegli esseri umani. La globalizzazione non lascia sperare nulla di buono, sta generando una nuova plebe multitudinaria globalizzata. Non c’è più il proletariato di Marx, orgoglioso, che lotta e lavora. Sta tornando la plebe, da una situazione di tipo capitalismo ancien régime. Una plebe cosmopolita ridotta a situazioni semi-schiavili”:

“Quei migranti che abbiamo visto poc’anzi raffigurati rappresentano tragicamente la situazione in cui sta sprofondando l’Occidente stesso ridotto a colonia fra le tante del Capitalismo. L’Europa non è più il paradiso del capitalismo”.

“Io sto dicendo – ha continuato – che questa è una situazione di immiserimento totale. Lasciatemi dire: stanno deportando masse di esseri umani fingendo di accoglierli e di integrarli. In realtà deportandoli nei campi di pomodoro delle Calabrie per sfruttarne il lavoro, in realtà utilizzandoli per creare lotte orizzontali tra migranti e autoctoni che anziché cooperare per lottare contro chi dall’alto sfrutta entrambi lottano tra loro in orizzontale, in micro-conflitti settoriali che giovano solo ai padroni”.

E ha concluso: “Il nemico non è il migrante ma chi costringe i popoli a sradicarsi e a fuggire; il nemico non è chi è affamato ma chi affama i popoli; il nemico non è chi fugge ma chi costringe a fuggire. Ossia i signori apolidi del mondialismo capitalistico, che stanno depredando con una sorta di neo-colonialismo 2.0 l’Africa a colpi di bombardamenti umanitari, deportando poi gli esseri umani”.

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