“Ora, adesso, subito. Fuori la politica dalla sanità!”.
I 5Stelle dopo i fatti di cronaca degli ultimi giorni hanno dichiarato guerra al “vero grande bubbone della sanità italiana”, la politica per l’appunto.
“Bisogna rescindere una volta per tutte il legame dannoso tra politica e sanità – scrivono i pentastellati sul proprio blog – Non ci deve essere più il minimo dubbio di ingerenza in un settore così delicato per la vita dei cittadini”.
E ancora: “È il momento di agire con coraggio e rinnovare i modelli di gestione della sanità pubblica”.
Per far questo, secondo il M5S, bisogna intervenire sulla macchina amministrativa e organizzativa, prevedendo nuovi criteri di nomina dei direttori generali, sanitari e amministrativi. Il personale deve essere scelto “per competenza e merito, non per appartenenza”.
E allo stesso modo “ci vuole trasparenza e meritocrazia nella valutazione dei dirigenti in funzione del raggiungimento degli obiettivi di salute e di bilancio”.
L’intervento deve essere pressoché immediato in quanto “na buona cura però non è solo efficace, deve essere tempestiva:
“Una buona cura arriva nel momento giusto ed evita a chi sta male i disagi e le sofferenze che la condizione di malattia già porta con sé. La salute non può andare in vacanza,” aggiungono i 5Stelle, che citano gli “episodi grotteschi” accaduti nelle ultime settimane:
“la chiusura dell’intero reparto di chirurgia vascolare dell’Ospedale del mare di Napoli, svuotato dei pazienti per consentire ai medici di partecipare alla festa di promozione di un primario” e l’inchiesta in Basilicata che “ha portato all’arresto del presidente della Regione proprio per la sua presunta ingerenza nella gestione delle aziende sanitarie”.
“La giustizia – proseguono – farà il suo corso e accerterà le eventuali responsabilità, ma questo è il sintomo, l’ennesimo, del male che denunciamo da tempo”.