In arrivo nuove regole per le candidature del M5S

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Luigi Di Maio ha annunciato che arriveranno nuove regole per le candidature del M5S.

Il leader pentastellato parlando ad un comizio a Matera ha detto che “come Movimento abbiamo sempre scelto di correre da soli e vi preannuncio che sono in arrivo le nuove regole per le candidature del M5s”. Le nuove regole riguarderanno le candidature “a presidente, a consigliere regionale, come abbiamo sempre fatto”.

“Il Movimento – ha aggiunto – è al governo con la Lega che non è un’alleata, ma con la quale abbiamo sottoscritto un contratto. Non abbiamo alleanze in progetto perché la nostra idea è sempre quella di andare al governo delle Regioni e dei Comuni con un nostro progetto”.

“Peraltro nelle Regioni e nei Comuni per via del maggioritario, l’ipotesi del contratto non esiste, avvalorando così l’ipotesi che non ci saranno alleanze di alcun tipo,” ha assicurato.

Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se ci fosse la possibilità di un accordo con il centrodestra in vista delle elezioni in Basilicata, Di Maio ha sottolineato “di aver sempre detto che il M5s, in questo momento, è al Governo non con un alleato: è al Governo con la Lega con cui ci troviamo bene perché abbiamo sottoscritto un contratto“.

Quello che c’è scritto nel contratto si fa – ha continuato – quello che non c’è nel contratto è perché non siamo d’accordo e quindi non si fa”. Di Maio ha evidenziato che “nelle Regioni e nei Comuni ipotesi di contratto non esiste, per una semplice ragione: perché c’è il sistema maggioritario con l’elezione diretta di Presidente o sindaco”.

E ha concluso: “Faccio questo ragionamento che avvalora ancor di più l’ipotesi che non ci sono in progetto alleanze con altre forze politiche”

2 COMMENTS

  1. E’ da prestare un po d’attenzione, non so se condivisibile: Queste precisazioni lasciano intendere che non è una coalizione con la lega, ma un contratto da rispettare reciprocamente. Fin qui’ mi può stare anche bene, ma il fine del prosieguo che mi lasci un pò perplesso. L’intenzione di non coalizzare con nessuno nel futuro, sempre con le intenzioni di megalomanie ove si arriverà ad una maggioranza assoluta e diventerà un governo monocratico a mo di dittatura.
    Il 4 dicembre con il referendum: da abolire una camera, abolendo tutti i senatori e con la riduzione dei deputati, fu bocciato xkè ci sarebbe stato solo una camera e sarebbe stata decisionale e quindi governi monocratici e anticostituzionale, ora vogliono arrivare alla stessa meta per la strada che il popolo italiano dovesse concedergli la maggioranza assoluta, quindi analoga cosa bocciando l’iniziativa dell’avversario politico e farla propria. Non è un plagio?

  2. Sig. Ennio Lettera, forse lei non ha seguito bene il quesito del referendum del 4 dicembre…..NON SI ABOLIVANO I SENATORI! Questi da eletti divenivano NOMINATI, che è una cosa ben diversa…….In molti paesi (USA che di certo nessuno considera una dittatura, o Inghilterra) ci sono 2 partiti, uno vince le elezioni e l’altro va all’opposizione. Non mi sembra ci sia niente di DITTATORIALE in tutto questo…….

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