Pietro Grasso condannato a pagare al Pd 83.250 euro.
Si tratta della cifra corrispondente ai contributi che i parlamentari del Partito Democratico si erano impegnati a versare e che l’ex presidente del Senato avrebbe dovuto consegnare al proprio partito nella scorsa legislatura.
Il Tribunale di Roma ha emesso il decreto ingiuntivo nei confronti di Grasso dopo il ricorso del Pd.
“Quei soldi servono per i nostri dipendenti in cassa integrazione”, ha dichiarato il tesoriere dem Francesco Bonifazi, che ha scritto su Facebook:
“Vi ricordate la brutta lunga polemica con il presidente Grasso sui soldi dovuti al PD?
Oggi il Tribunale di Roma ha emesso il decreto ingiuntivo contro il presidente Grasso.
Siamo stati costretti a vincere l’azione giudiziaria e sinceramente mi dispiace che si sia arrivati a tanto.
Ma le regole valgono per tutti. Oppure non sono regole.
E le regole vanno rispettate, sempre.”
Bonifazi ha dato la notizia anche su Twitter: “Avevo promesso che avremmo portato la vicenda in Tribunale, per rispetto a chi segue le regole.
Oggi è arrivato il Decreto Ingiuntivo contro il presidente #Grasso per gli 80mila€ che deve al #Pd.
Viva la giustizia”
Grasso non è l’unico parlamentare dem a non aver saldato i propri conti con il partito. Oltre a lui c’è una schiera di circa 60 deputati e senatori che troverebbero nella stessa situazione. Sono stati colpiti dalla richiesta di decreto ingiuntivo, tra gli altri, anche Marco Meloni con circa 10 mila euro di arretrati, Simona Valiante con 53 mila e Guglielmo Vaccaro con 43 mila.
FINALMENTE UN PO’ DI GIUSTIZIA, QUELLA GIUSTIZIA CHE MIGLIAIA D’ITALIANI ASPETTANO DA DECENNI. Avanti per questa strada, puliamo un pò di letame che ci stà asfissiando. Pensare che è un Magistrato, poveri noi come siamo circondati bene.
Bisogna dare l’esempio andate a prendere anche gli altri personaggi, fate restituire tutto quello che hanno portato via agli italiani
certamente tutti quelli che commettono delitti contro l’umanità, in questo caso gli italiani. Gettatolo fuori facendogli pagare una bellissima sanzione unito ai suoi soci in AFFARI