Indagato Paolo Savona per presunta usura bancaria: ‘atto dovuto’

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Indagato Paolo Savona.

Il ministro è accusato di usura bancaria nell’ambito di un’inchiesta del pm Rossana Venditti che coinvolge altre 22 persone.

Savona all’epoca dei fatti contestati era al vertice di Unicredit.

Il nome del ministro Savona – riporta l’ANSA – risulta presente dell’atto della Procura della Repubblica di Campobasso relativo alla richiesta di proroga dei termini di durata delle indagini preliminari nell’inchiesta relativa ai parchi eolici di Molise, Puglia e Campania.

Lo hanno spiegato fonti legali all’ANSA, confermando quanto riportato dalla stampa locale.

L’iscrizione di Savona viene definita “un atto dovuto”.

L’avvocato Luigi Iosa, che ha curato la denuncia da cui è scaturita l’inchiesta penale condotta dal pm Venditti, rispondendo alla domanda se si trattasse apputno di un “atto dovuto” ha detto che “potremmo dire di sì”.

“Le indagini – si legge sul “Corriere della Sera” – partono da una denuncia presentata nel giugno del 2017 da Engineering srl, una società facente capo ai fratelli Pietro ed Angelo Santoro, ex presidente dell’ACEM Molise e vice presidente dell’associazione nazionale imprese edili manifatturiere.

Il Corriere riporta che in totale sono 23 le persone coinvolte, tutti manager bancari e noti banchieri italiani che nel periodo dal 2005 al 2013 ricoprivano ruoli chiave in Unicredit- ex Banca di Roma:

Di seguito i nomi: Alessandro Profumo, oggi amministratore delegato di Leonardo-Finmeccanica; Fabio Gallia, amministratore delegato e direttore generale di Cassa Depositi e prestiti; l’ex sindaco di Ravenna ed ex presidente di Unicredit Aristide Canosani; Franco Bellei, 22 anni al timone della Cassa di risparmio di Modena; Cesare Farsetti, del Cda della Banca agricola e commerciale; Luca Majocchi, ex Unicredit- Pagine gialle – Spencer Stuart; Roberto Nicastro; Edoardo Massaglia; Paolo Fiorentino; Alessandro Cataldo; Giovanni Chelo; Dieter Rampl; Giuseppe Vita; Federico Ghizzoni; Francesco Antonio Ricci; Antonio Ciarallo; Adolfo Toti; Giuseppe D’Onofrio; Nicolangelo Testa; Rosario Spatafora.

1 COMMENT

  1. Non se ne salva nessuno, è proprio uno schifo. Questa gente dovrebbe essere radiata da tutti gli incarichi per l’eternità invece li vedo sempre ai migliori posti dello stato. Ladri farabutti portatori di esempi vergognosi per il popolo di cui una fetta pensa: lo fanno loro perchè non pure io? Ecco come si è formato il nostro sociale con questi morbi che hanno diffuso epidemie della disonestà autorizzata. Con tanti soldi che guadagnano si potrebbero pur contentare invece no, l’avidità prevale mettendo le loro personalità nella immondizia. Voglio solo sperare che se la caverà come tutti questi personaggi di primo piano.

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