Renzi: ‘Di Maio ministro della disoccupazione. Il suo vitalizio non è stato tagliato’

0
99
renzi

Dopo il “ministro della malavita” arriva il “ministro della disoccupazione“.

Il termine è stato coniato dall’ex premier Matteo Renzi, che nella sua ultima e-news ha scritto che Luigi Di Maio “è il primo ministro della storia che potrebbe cambiare nome al Suo dicastero: doveva essere il ministro del lavoro, grazie alle sue brillanti intuizioni è diventato il ministro della disoccupazione“.

Renzi fa riferimento alla relazione dell’INPS sul Decreto Dignità che nei giorni scorsi ha scatenato una polemica tra il presidente dell’istituto Tito Boeri e il governo Conte.

Secondo l’INPS con dl Dignità si perderanno 8mila posti di lavoro, ma Luigi Di Maio considera “non attendibili” queste stime:

“Abbiamo ricevuto due diverse relazioni dall’Inps – ha spiegato a proposito il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico – la prima non conteneva stime sui disoccupati né oneri di Naspi (l’indennità mensile di disoccupazione); la seconda è arrivata a noi solo per conoscenza il giorno prima della firma del presidente della Repubblica”.

“Il decreto Dignità – ha aggiunto – andrà avanti perché non sono stati considerati gli investimenti pubblici e di stimolo alla creazione di nuove imprese che il governo intende fare”.

“L’Inps – ha concluso Di Maio – ha fatto solo uno studio di probabilità, prevedendo 8mila disoccupati. Uno studio che non condivido e una stima che non considero attendibile”.

Nella sua e-news settimanale Matteo Renzi affronta anche la questione vitalizi: “Non è vero” che sono stati aboliti, spiega, aggiungendo che “hanno semplicemente ricalcolato alcuni vitalizi”.

Ad onor del vero ricalcolare i vitalizi significa di fatto abolirli perché l’assegno viene tagliato in modo che sia proporzionato con i contributi versati.

Renzi prosegue scrivendo che sono stati tagliati “solo i vitalizi degli altri”: “Il vitalizio di Di Maio – perché Di Maio, Fico e tanti altri con la scorsa legislatura hanno ottenuto il vitalizio – non lo hanno toccato. Hanno toccato alcuni di quelli del passato.”

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here