“Boeri si deve dimettere“.
Lo afferma il M5S per bocca del proprio portavoce Francesco D’Uva.
“Il presidente dell’INPS – scrive D’Uva sul Blog delle Stelle – è venuto in audizione nella Commissione Parlamentare a fare politica. È venuto a dire degli 8 mila posti di lavoro in meno senza spiegare bene come ha fatto questa stima”.
“Sappiamo che già il Ministro dell’Economia ha detto che non è una stima attendibile – aggiunge – e se non fosse sufficiente quella del Ministero, c’è anche la stima degli uffici tecnici della Camera”.
“Hanno voluto dire che questi dati non sono assolutamente collegabili al Decreto Dignità, – prosegue – quindi non possiamo fare altro che prendere atto che il presidente Boeri vuole fare politica”.
“Gli auguriamo – conclude – di farla, ma al di fuori dell’INPS e non dentro un’istituzione che deve essere terza e non deve certo dare tali opinioni su questa tematica, BOERI SI DEVE DIMETTERE!”.
Nei giorni scorsi il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva invitato Boeri a dimettersi perché “continua a ripetere che la legge Fornero non si può toccare e che gli immigrati pagano le pensioni degli italiani”.
Luigi Di Maio aveva inizialmente frenato sulle dimissioni del numero uno dell’INPS in quanto perché Boeri, secondo Di Maio, non poteva essere rimosso immediatamente, ma a fine mandato si sarebbe tenuto conto che il suo operato “non è minimamente in linea con le idee del governo”.
Poi però lo scontro si è fatto duro.
Giovedì Tito Boeri in audizione alla Commissione Finanze della Camera ha affrontato la questione della stima degli 8mila posti di lavoro in meno che deriverebbero dalle nuove norme del dl dignità dicendo che “affermare che le relazioni tecniche esprimono un giudizio politico significa perciò perdere sempre più contatto con la crosta terrestre”.
Immediata la replica di Luigi Di Maio, che ha scritto su Facebook: “Boeri dice a me di aver perso il contatto con la realtà ? La verità è che oggi si è seduto sui banchi dell’opposizione. Non è la prima volta, speriamo sia l’ultima”.
Ieri il M5S ha chiesto ufficialmente le dimissioni di Boeri.
EVIDENTISSIMO IL NAZZI/FASCISMO IN CORSO, NON PENSO IN UNA SECONDA MARCIA SU ROMA, MA IN UNA RIVOLUZIONE CIVILE. STIAMO ATTENTI COSI’ SI COMINCIA PIAN PIANINO E LA BASE DI MASSA E’ BELLIGERANTE, COME I BAMBINI IL GIORNO DELLA BEFANA AVEVANO COME GIOCATTOLI: FUCILI, PISTOLE , SCIABOLE, ARCHI E FARETRE. XKE’ E’ NELLE INDOLE DELL’UOMO, A MO DI PROGRESSO REGRESSO, CHE UNA VOLTA OTTENUTO LA VETTA DELLA MONTAGNA DOPO AVER GODUTA, PER UN BEL PO, LA SODDISFAZIONE VUOL TORNARE INDIETRO E RICOMINCIARE. E’ INNATO NELL’ ESSERE UNA LOTTA INTERNA E DEVE REAGIRE ANCHE A RISCHIO DI FAR CROLLARE TUTTO IL CASTELLO. DI SOLITO SONO POCHI I FACINOROSI, MA TROVANO TERRENO FERTILE NEGLI AMBIENTI DI SCONTENTI.
Boeri, visto che parli da politicante, cerca di scegliere un buon partito politico per quando il governo ti manderà a casa. Siamo stufi di sentire sempre lamentele dalle opposizioni, senza alcun ritegno, dimenticando la cattiva amministrazione fatta dal loro governare. Lasciate lavorare in santa pace questo governo del cambiamento e, in seguito vi accorgerete che era arrivata l’ora tanta attesa.
Le stime di Boeri sono anche ottimistiche. E’ chiarissimo, anche a chi ha un minimo di intelligenza, che se si sceglie di limitare a soli due anni il precariato, gran parte di questo non diventerà certamente ‘stabile’, bensì sarà semplicemente ‘non rinnovato’, con la conseguente perdita del posto di lavoro, benchè precario. Se si vuole realmente mitigare la piaga del precariato, bisogna al contrario allungarne i tempi, perchè un lavoratore con molti anni di esperienza diventa di fatto insostituibile, e allo scatto del limite è molto probabile che venga inquadrato in maniera stabile nell’interesse dell’azienda. Al contrario, un limite a due anni non farà altro che far scattare sostituzioni continue del personale, che data la scarsa esperienza maturata può essere facilmente sostituito senza troppi danni. Il resto sono ‘deliri’ autoritari e neo-fascisti di un governo oggettivamente inadeguato. Buono solo a fare prepotenze contro gli ‘ultimi’, i migranti. Prepotenze e buffonate, peraltro, senza alcuna utilità; in quanto quello dei migranti è l’ultimo dei nostri problemi (un non-problema).