Si arricchisce di nuovi particolari il caso del lancio delle uova contro Daisy Osakue, l’atleta italiana nera balzata ieri all’onore della cronaca perché sarebbe stata vittima dell’ennesimo episodio di razzismo in Italia.
La violenza va condannata in ogni caso, ma bisogna anche raccontare la verità.
In realtà la matrice razzista dell’aggressione è stata già esclusa dai carabinieri, i quali “nei giorni scorsi precisano, era già stato segnalato a Moncalieri, il Fiat Doblò da cui la scorsa notte è partito il lancio di uova che ha ferito al volto Daisy Osakue ed erano stati segnalati altri lanci di uova contro passanti,” secondo quanto riportato dall’ANSA.
La giovane ha detto che secondo lei è stato “lanciato quell’uovo, in viso, da un’auto che viaggiava a tutta velocità, semplicemente perché” è “di colore”.
Ma ha poi ritrattato quanto affermato in precedenza.
Il premier Giuseppe Conte, dopo un colloquio telefonico con lei, ha riferito che la stessa Daisy gli ha detto che “non ci sarebbe matrice razzista”.
Il Partito Democratico e i media erano già insorti gridando al “presunto razzismo”.
Matteo Renzi ha scritto su Twitter:
“#DaisyOsakue è una campionessa italiana. Ieri è stata selvaggiamente picchiata da schifosi razzisti. Gli attacchi contro persone di diverso colore della pelle sono una EMERGENZA. Ormai è un’evidenza, che NESSUNO può negare, specie se siede al Governo. Italia, #torniamoumani”.
In serata siamo anche venuti a conoscenza di un aspetto importante che non è stato messo in evidenza dai giornali: Daisy Osakue è iscritta al Pd e i Giovani Democratici di Torino le hanno dedicato un post su Facebook in cui si legge:
“Ieri notte (avantieri, ndr) a moncalieri la nostra iscritta Daisy Osakue è stata affiancata da una macchina ed uno dei due uomini a bordo l’ha colpita ad un occhio con un uovo. Questa aggressione ferisce nel profondo lei e tutta la nostra comunità”
E ancora: “Il clima di intolleranza e cieca violenza che si sta creando in Italia deve mettere in allarme tutte le istituzioni, a partire dal Governo. E’ ora di smetterla di sottovalutare le aggressioni a danno di persone che come unica colpa hanno quella di avere un diverso colore della pelle”