Emergono nuovi dettagli sul caso dell’Air Force Renzi.
Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera che si è trattato di un “pessimo affare” in quanto l’airbus A340 “è un gran quadrimotore in grado di fare lunghi viaggi ma condannato da un errore iniziale: «tira carburante come un’idrovora», per dirla con «Il Fatto» che fu tra i primi a occuparsi della storia”.
Un problema non indifferente.Infatti l’azienda decise di bloccare la produzione di questo aereo: “avrebbero dovuto essere prodotti 200 esemplari ma a quota 97”, scrive il giornalista, che aggiunge: “La Singapore airlines, per dire, si era liberata dei suoi a fine 2010. Troppi costi”.
Stella si chiede poi se “valeva la pena di prenderlo in leasing per otto anni al prezzo che si è detto, con resa finale a Etihad?”. E riporta le parole del coordinatore del Servizio per i voli di Stato, il colonnello Valerio Celotto, il quale in una lettera al segretario generale di Palazzo Chigi datata 5 gennaio 2018 riferisce “che la «realizzazione di un’area dedicata all’autorità, suddivisa nella cabina letto con annesso bagno e doccia, nello studio privato nonché in un area riunioni con lo staff» avrebbe «un costo massimo stimato» pari al 16,6 milioni di euro”. E spiega che però “il cronoprogramma è saltato perché «nonostante i numerosi solleciti».”
Il Corriere riporta anche che “spiccano, nella tabella dei 47 voli annotati alla voce «A340», che potrebbe contenere solo i viaggi più significativi, alcune trasferte di Paolo Gentiloni (Tbilisi, Abidjan, Ankara, Beirut, Jerevan…) quand’era ministro degli Esteri”.
