I super privilegiati muovono guerra totale al Governo Conte: difendiamolo!

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Prepariamoci a infinite battaglie campali che avranno ad oggetto il killeraggio del Governo Conte.

In autunno scatterà un’offensiva mediatica, politica, burocratica, mai vista, senza precedenti.

I super privilegiati, una piccolissima parte degli italiani, faranno una resistenza accanita con tutti i mezzi pur di abbattere il Governo Conte, Governo che gode della fiducia di oltre il 60% degli italiani, appartenenti al popolo che lavora e a quello che non gode del diritto di lavorare, diritto solennemente garantito dall’art. 1 della Costituzione Della Repubblica Italiana.

Nessuno può essere escluso da una vita dignitosa: a partire dai più deboli, dai più emarginati, da quelli che sono considerati dei semplici oggetti, macchine non persone, per produrre e per consumare, non in libertà ma in obbedienza al modo di pensare e alla volontà dei più forti, di quelli che possiedono il potere finanziario, prima ancora che economico.

Gli imprenditori seri, non i ‘prenditori’, gli artigiani, i piccoli commercianti, i piccoli professionisti sono anch’essi sotto il giogo del potere finanziario.

Questo potere, sovrastrutturale e non ancorato al mondo produttivo, opera con modalità esclusivamente speculative e ormai ha tolto l’indipendenza e l’autonomia alle imprese produttive.

Oggi in Italia è quasi impossibile che nascano aziende innovative come quella che fondò Adriano Olivetti.

Le imprese produttive italiane faticano moltissimo, ai limiti dell’impossibilità, a trovare sbocchi di mercato se non entrano nella logica e nelle ‘grazie’ della finanza nazionale, peraltro prona senza dignità a quella internazionale.

Ebbene l’insieme dei poteri, quello finanziario in primis, quello parassitario che vive solo di rendita, e poi quello mediatico, quello burocratico e quello politico asserviti ai primi due, difenderà lo stato attuale delle cose tutto fatto a loro misura e vorrà impedire qualsiasi cambiamento che porti a una distribuzione più equa della ricchezza nazionale.

Combatterà, con tutti i potentissimi mezzi a disposizione senza alcuno scrupolo o vincolo etico, chiunque osi minacciare il loro stato di privilegiati a scapito di tutto il resto del nostro popolo.

I media partono già da ora con i toni minacciosi che annunciano l’avvio della guerra, per ora psicologica, che potete facilmente riscontrare dai titoli degli articoli.na distribuzione più equa della ricchezza nazionale.

Combatterà, con tutti i potentissimi mezzi a disposizione senza alcuno scrupolo o vincolo etico, chiunque osi minacciare il loro stato di privilegiati a scapito di tutto il resto del nostro popolo.

I media partono già da ora con i toni minacciosi che annunciano l’avvio della guerra, per ora psicologica, che potete riscontrare dai semplici titoli degli articoli.

Repubblica titola scrivendo in due articoli di ‘fantasmi’, quelli ‘dell’autunno e quelli del fascismo’

Sempre lo stesso media scrive di ‘paura’ che avrebbero ‘i mercati’ e perciò gli ‘investitori lasciano l’Italia’.

Sempre in assetto di guerra mediatica scrive di ‘tensione sullo spread’ ma non ci viene detto da chi viene alimentata.

Ci informano, ancora quelli di Repubblica, con la buona nuova (per chi?) che ‘cresce il club dei super ricchi’! Forse ci danno questa nuova con enfasi con la speranza che quanti la leggono siano stimolati e facciano come loro: servire gli appartenenti di questo club più che esclusivo ed escludente, senza fiatare.

Il Corriere non è da meno quando scrive, magari più sommessamente, di ‘incognita’ , ovvero paura di quello che succederà

O quando scrive di ‘capitali in fuga’ impauriti da debito in aumento, mancata crescita e conseguente incremento dello ‘spread’

La Stampa addirittura scrive, ‘avvertendoci’ (avvertimento messo in bocca al ministro Tria) minacciosamente che con ‘ lo spread non si può scherzare’

Il Messaggero con più mitezza scrive di ‘nodo risorse’

Infine il confindustriale Sole 24 Ore aggressivamente scrive di ‘agosto rovente’ e di un ‘autunno che potrebbe essere ancora più caldo’

Ho fatto una rapidissima carrellata di ciò che scrivono nei titoli di ieri alcuni dei media italiani, perché da lì si arriva a capire dove si vuole andare a parare.

I super privilegiati non possono dichiarare apertamente i propri obbiettivi, in quanto, se lo facessero, sapremmo da loro stessi quali interessi tutelano e quindi a nome di chi parlano. Li rassicuriamo: il popolo italiano lo ha già capito da molto tempo e ha agito di conseguenza lo scorso 4 marzo. In futuro lo farà con un’efficacia ancora maggiore.

Quindi questa forsennata e violenta guerra non intimidisce certamente né i 5 Stelle, né la Lega.

A noi tutti il compito di sostenere in ogni modo il Governo Conte, che è nato e sta operando a difesa degli interessi e dei diritti fondamentali della stragrande maggioranza degli italiani, non del club dei super ricchi che vivono di rendita speculando, al cui servizio operano i media italiani di regime.

4 COMMENTS

  1. Se i ricconi assieme alle loro testate giornalistiche fanno la guerra alla giusta redistribuzione delle ricchezze nazionali, AVRANNO la guerra!
    Saremmo milioni a combattere per un diritto sacro.
    Non dimentichiamo che gran parte di questi, si sono arricchiti illegalmente, rubando al popolo in tante maniere con la complicità della politica.
    Gli italiani hanno detto BASTA!
    VOGLIONO LA GUERRA? Peggio per loro, non c’è posto al modo dove potranno nascondersi

  2. Se vogliono continuare a vivere in pace, non stiano a parlare di guerra, loro sono pochi, gli italiani che hanno voluto il governo del cambiamento sono milioni, quindi stiano attenti a loro strani comportamenti.

  3. Sarà sicuramente come è stato descritto.
    Anni e anni di radicamento ad ogni livello istituzionale e burocratico saranno difesi con ogni mezzo ed è questo che mi fa paura.
    Sarà per gli anni che ho vissuto ed ho visto di cosa sono capaci le istituzioni deviate quando vengono toccati interessi immensi, in qualsiasi direzione si guardi.

    Però ci fu un grande uomo che disse, chi vive nella paura muore ogni giorno, ma chi combatte muore una volta sola.

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