Sono 500 le persone evacuate da Kontodespoti e Stavros, nell’isola di Eubea, a 92 Km da Atene in Grecia.
Il governo ellenico ha fatto sapere che “il premier è in stretto contatto con il ministro degli interni per il grande incendio”.
Il ministro dell’Agricoltura si è recato sul posto e ha dichiarato che 250 pompieri con 62 mezzi, accorsi dall’intera regione, hanno combattutto per spegnere le fiamme per tutta la notte.
Il 25 luglio scorso 47 roghi scoppiati nella regione dell’Attica avevano causato la morte di 74 persone e il ferimento di altre 556. In merito all’accaduto, i vigili del fuoco greci avevano affermato: “Sono bruciati terreni boscosi e coltivati, uno dopo l’altro. E questo dimostra che è impossibile dire che siano casuali”.
Gli ingenti danni provocati dall’ondata di incendi del luglio scorso hanno riacceso la polemica sulle misure lacrime e sangue imposte dall’Ue alla Grecia che, come denunciato dall’ex deputato 5Stelle Alessandro Di Battista, hanno costretto il Paese “a tagliare in maniera pesantissima lo stato sociale”. “Con l’ultima manovra imposta da Bruxelles – aveva ricordato Di Battista – sono stati tagliati 34 milioni di euro all’aera di sorveglianza anti-incendio. Conseguenze? Meno mezzi e meno uomini”.