Leva obbligatoria: anche Marco Travaglio è d’accordo con Matteo Salvini.
Il direttore del Fatto Quotidiano nel suo editoriale di oggi intitolato “Naja, perché no?” scrive che il leader della Lega è “come gli orologi fermi che segnano due volte al giorno l’ora esatta finalmente ne ha detta una giusta”.
“A me la naja – racconta il giornalista – è servita parecchio, anche se l’ho capito solo dopo. Durante, mi parve una gigantesca perdita di tempo e di opportunità, specie quando ero costretto a montare la guardia notturna a palazzi e armerie vuoti. Dopo però mi ritrovai spesso a pensare che quei 13 mesi fuori di casa, per un bamboccione che, salvo rari periodi estivi, aveva sempre vissuto in famiglia, erano stati utili”.
“La naja per i vivi è come la livella di Totò per i morti – continua Travaglio -. Impone un’uguaglianza sociale destinata a restare un unicum: ricchi e poveri, studenti e lavoratori, settentrionali e meridionali, bianchi e neri e gialli vivono nella stessa caserma, svolgono le stesse mansioni, dormono nella stessa branda”.
E conclude: “Forse la leva obbligatoria è incompatibile con il nuovo sistema di difesa, so però che aiuterebbe tanti ragazzi a uscire da se stessi e da quei maledetti iPhone per guardare oltre il proprio naso. E mi dispiace che i miei figli ne siano esentati”.
Leggi l’articolo di Travaglio sul Fatto Quotidiano…