Durissimo editoriale di Mario Giordano su La Verità contro la famiglia Benetton e Autostrade il giorno dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi a Genova.
Il giornalista si è chiesto: “dove sono i Benetton? Dov’ è Oliviero Toscani? Stanno scattando altre foto choc? O, per oggi, si accontentano dello choc del ponte crollato? Perché non parlano? Perché non spiegano?”.
E ha criticato Autostrade per l’ Italia, l’azienda di proprietà dei Benetton che gestisce la rete autostradale italiana, per il comunicato che non include neanche un pensiero per le vittime. Secondo Giordano questa è “una vergogna che non si potrà cancellare nemmeno con tutte le campagne pro immigrati dell’ Oliviero bollito”.
Giordano ha poi ricordato che la società Autostrade ogni anno aumenta i pedaggi ma non fa gli investimenti per la manutenzione. In particolare, ha spiegato l’ex direttore del Tg4, “dove la società ha investito meno è proprio il tratto ligure: qui erano previsti 280 milioni (280.354.000 per l’ esattezza), ne sono stati spesi solo 76 (76.013.000). Cioè il 27,11% di quanto avrebbero dovuto e per cui si sono fatti lautamente pagare in anticipo”.
“E allora” ha aggiunto “sarà pur vero che sul viadotto, come dice il comunicato, «erano in corso lavori di consolidamento». Ma è altrettanto vero che sulle autostrade, che risalgono agli anni Sessanta, non vengono fatti gli investimenti che dovrebbero essere fatti”.
Giordano ha poi fatto notare che nelle “classifiche dei Paperoni di Borsa la famiglia Benetton figura sempre ai primi posti (8,1 miliardi di euro di patrimonio, +20% l’ anno scorso)”.
E ha raccontato la vicenda della concessione delle autostrade alla famiglia trevigiana
“È successo nel 1999. L’ Iri sapeva di avere per le mani, con le autostrade, una gallina delle uova d’ oro, ma pensò bene di cederla. Uno degli affari peggiori che si ricordi per lo Stato, uno dei migliori che si ricordi per i Benetton, che da quel momento campano di rendita. A gestire l’ operazione fu l’ allora presidente dell’ Iri, Gian Maria Gros Pietro, gran frequentatore di salotti che contano e amico di Romano Prodi. Subito dopo la privatizzazione delle autostrade, Gros Pietro fu assunto dai Benetton per presiedere le autostrade. Stipendio: un milione di euro l’ anno”.
Leggi l’editoriale di Mario Giordano su La Verità…
Ma quando il marcio verrà a galla, i colpevoli verranno condannati o, troveranno sempre una strada che li aiuta. Bisogna decidere, una volta scoperti i colpevoli, non deve esistere alcuna revoca, devono essere condannati seriamente.
REVOCA IMMEDIATA ALTRO CHE PENALE LA PENALE C È È IL DISASTRO COLPOSO PROVOCATO DALL INEFFICIENZA, SUPERFICIALITÀ INCURIA ,DISPREZZO DELLE PIÙ ELEMENTARI REGOLE D BUON SENSO DEL DOVERE BISOGNA INCOLPARE L IRI CHE INVECE DI TENERSELA LA GALLINA DALLE UOVA D ORO L HANNO DATA E….D ALEMA NON C’ ENTRA????
la solita MAFIA…tutti collusi…ci mangiano..tutti…dietro sicuramente..c ec sempre un politico…dopo…vengono tutti gli altri..x ma mangiare..ecc..
Solo la povera gente paga uno come me e altri comuni cittadini si fanno la galera il potere o vero i veri mafiosi perché lo sono i veri mafiosi dì Questo mondo schifo
sono schifosamente ricchi…se la caveranno sempre! e noi andremo avanti a rosicare !
ma sicuramente glielanno dato come presta nome e che il quadagno se lo dividono ma che merda di gente e si permetono ancora di stare in parlamento ma che schifo e questo!!!
caro giordano sono trevisani e qui in veneto lo sappiamo bene che in quella provincia per i soldi ammazzerebbero loro madre