La preoccupazione di molti cittadini italiani è che anche stavolta, di fronte al cedimento strutturale del Ponte Morandi, non succeda nulla di serio.
Parole al vento solamente.
Un po’ da parte di tutti.
Rabbia parolaia che poi non si traduce in fatti concreti.
Sarebbe un errore imperdonabile che anche stavolta le parole roboanti nascondano l’inerzia operativa.
Per quel poco che può contare Silenzi e Falsità, è sicuro che le persone che ci lavorano con entusiasmo e con passione ci metteranno tutto il loro impegno affinché venga esercitata la massima vigilanza.
Intanto non si può sfuggire a una presa d’atto della storia politica recente e meno recente dell’Italia.
L’unica forza politica che non è stata coinvolta sia a livello nazionale che locale con la privatizzazione di Autostrade e con gli eventi successivi è il Movimento 5 Stelle.
Che poi qualcuno, mostrando un tempismo più che sospetto, cerchi di incolpare i 5 Stelle perché qualche attivista (poi espulso) si è opposto alla cosiddetta ‘Gronda’ – una sorta di infrastruttura viaria nuova che avrebbe potuto fornire a Genova una razionalizzazione e decongestione del traffico – fa ridere le pietre esponendo al ridicolo l’autore di queste scempiaggini contro il Movimento.
Se i 5 Stelle, anche come intera forza politica nel suo insieme, avessero avuto una posizione critica contro quest’opera o se pure Beppe Grillo avesse fatto battute sulla durata eterna del Ponte Morandi forse che ciò comporta assunzione di responsabilità di governo?
Forse che le battaglie di una forza politica di opposizione contro opere faraoniche da fare con le tasche dei cittadini, con beneficio per essi molto dubbio, ma sicuro per chi le esegue, significa contrarietà a eseguire opere di manutenzione straordinaria per quelle esistenti utilizzate da milioni di persone?
Infatti il processo politico e amministrativo per la realizzazione della cosiddetta ‘Gronda’ è andato avanti in ogni caso, a prescindere dalla posizione del Movimento, come in tanti altri casi in Italia.
Ma quel progetto non prevedeva la messa in sicurezza del Ponte Morandi. Prevedeva un percorso alternativo che alleggerisse per esso il peso del traffico ridistribuendolo su due percorsi.
Ma sapete quando quest’opera della Gronda avrebbe svolto a pieno la funzione di infrastruttura viaria alternativa?
La previsione è di anni.
Forse che il Ponte Morandi non sarebbe comunque crollato?
Là verità vera, che si fa di tutto per nascondere in quanto comporta rilevanti responsabilità politiche, amministrative, civili e penali è che chi doveva procedere senza indugio, alla manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del ponte genovese poi crollato non lo ha fatto.
Chi doveva controllare che si procedesse senza indugio alla messa in sicurezza del ponte non lo ha fatto.
Questi comportamenti perlomeno negligenti sono da sanzionare rigorosamente per una questione di giustizia verso chi a causa di questa negligenza ci ha rimesso la vita e affinché serva di monito severo ove ci fossero altre situazioni gestite malamente con la stessa incuria e imperizia.
Può il Governo Del Cambiamento non agire tempestivamente e col massimo rigore previsto dalla legge italiana?
Il Presidente Conte non a caso ha agito con solerzia e con massima rapidità avviando l’iter per la revoca della concessione governativa ad Autostrade per l’Italia.
E Autostrade si può rivalere contro il governo, se, doverosamente, procedesse alla revoca?
Ma stiamo scherzando?
Il colpevole si rivale contro chi ha sanzionato la sua colpevolezza oggettiva!
Chi doveva mettere in sicurezza il Ponte Morandi non lo ha fatto, provocando la morte di decine di persone: non è questa una responsabilità oggettiva?
Quindi la revoca ci sta tutta, e sarebbe grave se non la si esperisse.
Ma questo atto non può chiudere gli atti sanzionatori.
Non può che essere solo l’inizio.
«E Autostrade si può rivalere contro il governo, se, doverosamente, procedesse alla revoca?
Ma stiamo scherzando?
Il colpevole si rivale contro chi ha sanzionato la sua colpevolezza oggettiva!»
E non è ciò che avviene giornalmente in Italia, che il colpevole si rivalga contro la vittima!? Derubati che vengono condannati al posto del ladro; carabinieri che vengono condannati a risarcire il ladro che hanno tentato di fermare…
Al diavolo i contratti, sono tutti falsati. Perché lo Stato dovrebbe risarcire questo farabutti in caso di rescissione del contratto. Hanno per caso vinto qualche gara? Un atto di coraggio e di autorità da parte di Salvini, Di Maio e Conte. Facciamo ripartire l’Italia, tiriamo fuori l’orgoglio che ha sempre contraddistinto gli italiani. Sono finiti i tempi di Lino Banfi e Checco Zalone….chi vuol capire capisca.
Dimostriamo al mondo intero, che ci deride anche per tante altre stupidaggini che commettiamo, che gli Italiani hanno dignità e onore..
E soprattutto certi bigotti smettessero di perdere il tempo retribuito dai contribuenti a fare chiacchiere inutili anche su un crocifisso indossato da una conduttrice televisiva.
Parlassero di cose serie, sti buffoni imbecilli e producessero per ciò che sono retribuiti.