Funerali di Stato Genova, Di Maio: ‘Questi le nostre strade non le gestiranno mai più’

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“Stai tranquillo, questi i nostri ponti e le nostre strade non li gestiranno mai più”.

Lo ha detto Luigi Di Maio nel corso dei funerali di Stato a Genova rispondendo ad un familiare di una delle vittime del crollo del Ponte Morandi che gli ha chiesto severità verso Autostrade per l’Italia, la concessionaria della famiglia Benetton che gestisce la rete autostradale del nostro Paese.

Ieri Di Maio aveva già annunciato su Facebook che il governo avrebbe revocato la concessione alla società Autostrade denunciando che “il crollo del ponte Morandi è figlio di tutti i trattamenti privilegiati e delle marchette fatti ad Autostrade per l’Italia”.

“Per 5 anni dall’opposizione” ha scritto il ministro “abbiamo combattuto contro i privilegi di Autostrade per l’Italia, che gestivano e gestiscono le nostre autostrade senza gare e con doveri contrattuali ridicoli. Non è un caso che i loro contratti siano stati secretati per i vergognosi vantaggi che gli erano stati concessi”.

Di Maio ha anche ricordato che “nello Sblocca Italia nel 2015 fu inserita una norma nella notte, una leggina, che prorogava le concessioni ad Autostrade per l’Italia in barba a qualsiasi regola sulla concorrenza, senza fare più gare”. E ha sottolineato che, al contrario di altri partiti, al M5S “la campagna elettorale non l’ha pagata Benetton”.

Conte avvia l’iter per la revoca della concessione ad Autostrade

Venerdì pomeriggio il premier Giuseppe Conte ha annunciato su Facebook che l’esecutivo ha inoltrato ad “Autostrade per l’Italia” la lettera di contestazione che avvia la procedura di caducazione della concessione.

“Il Governo” ha spiegato il presidente del Consiglio “contesta al concessionario che aveva l’obbligo di curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’autostrada A10, la grave sciagura che è conseguita al crollo del ponte. Il concessionario avrà facoltà di far pervenire le proprie controdeduzioni entro 15 giorni, fermo restando che il disastro è un fatto oggettivo e inoppugnabile e che l’onere di prevenirlo era in capo al concessionario su cui gravavano gli obblighi di manutenzione e di custodia”.

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2 COMMENTS

  1. Era ora che qualcuno facesse luce sulle ombre Delle l’obbiettivo che governano da 50 anni a questa parte questo paese che hanno reso ridicolo agli occhi di tutto il mondo!

  2. Io Paolo RUGGIU. Cittadino di CATANZARO vivo con apprensione il ponte MORANDI della città. Mi domando: per qualsiasi cosa, alimentare o fisica c’è una data di scadenza. E ora nonostante le pessime condizioni da sequestro dei NAS Si continua a farcelo usare con la solita leggera(si fa per dire)strafottenza delle autorità competenti

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