Franco Bechis sul Corriere dell’Umbria ricostruisce la vicenda dell’acquisto di azioni di Atlantia, holding della famiglia Benetton che controlla Autostrade per l’Italia, da parte di un membro del cda della società, il professor Bernardo Bertoldi, nei giorni successivi al crollo del Ponte Morandi a Genova.
“La mattina del 16 agosto scorso” racconta Bechis “un consigliere di amministrazione del gruppo Atlantia, la holding dei Benetton che controlla la società Autostrade, mette in pratica un’idea che deve essergli frullata per la testa tutto il giorno di Ferragosto”.
Si tratta, per l’appunto, di Bernardo Bertoldi, da anni consigliere del gruppo.
Il professore, immaginando che il valore delle azioni di Atlantia si sarebbe assottigliato, e che probabilmente sarebbe stato difficile revocare la concessione ad Autostrade e, nel peggiore dei casi, l’azienda avrebbe ottenuto un lauto indennizzo, ha acquistato migliaia di azioni.
Tra le 7,57 e le 7,59 del 16 agosto scorso – spiega il giornalista – “il consigliere di amministrazione di Atlantia acquista in 3 tranche (una da 5 mila, una da 2.500 e una da 800) in tutto 8.300 azioni della società da lui amministrata al prezzo medio di 17,5613 euro per azione impegnando così 145.758 euro”.
Dopodiché, anche la madre di Bertoldi procede con l’acquisto:
“Appena fatti i suoi acquisti il professore cede il comando alla madre, che, fra le 8 e le 8,08 del mattino, acquista in due tranches più o meno equivalenti altre 5.200 azioni della società al prezzo medio di 17,91 euro (un po’ più care), impegnando così altri 93.132 euro,” scrive ancora Bechis.
Queste operazioni hanno fruttato alla famiglia di Bertoldi circa 20 mila euro.
Alla fine il professore, dopo che il caso è stato sollevato dal Corriere dell’Umbria, ha deciso di dare la somma guadagnata in beneficienza.
Lo ha fatto sapere lo stesso Bechis su Facebook:
“Per chi si fosse perso questo piccolo capitolo del gruppo Benetton nelle ore successive alla caduta del ponte, ecco dal Corriere dell’Umbria la storia di un consigliere di Atlantia che subito dopo compra in borsa al minimo i titoli della società. E pizzicato da noi sulla speculazione il giorno dopo garantisce che i guadagni li darà in beneficienza…”
solo un commento.MISERABILI
guadagnare in quel momento soldi sporchi di sangue, da loro stessi procurato, mi sembra il massimo dello squallore per qualsiasi persona umana ,ma non per loro abituati a spremere chiunque fino all’ultimo respiro pur le loro tasche.
MI auguro che un giorno venga presentato loro lo stesso conto.
Pura operazione finanziaria, chi si stupisce è un ingenuo
Pura operazione finanziaria, chi si stupisce è un ingenuo