Manovra del Popolo, Giovanni Dosi: ‘Con il deficit al 2,4 per cento l’economia reale crescerà’

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“C’è qualcosa di surreale nella discussione sulla legge di bilancio”.

Così Giovanni Dosi in un articolo su AffariItaliani.it rilanciato dal blog delle stelle.

“Forse allora è meglio – scrive il professore – tornare a parlare di economia e chiederci a) quali sono gli effetti reali di un (modesto) aumento del deficit e b) come la prenderebbero i mercati. Sul primo punto, la risposta, in breve, è che farebbe solo bene, specialmente se dovuto ad un aumento delle spese e non ad un taglio delle tasse e specialmente non quelle sui ricchi. La ragione è molto semplice. Se ci sono risorse inutilizzate – ed è difficile pensare che non ci siano con una disoccupazione sopra l’11%! – allora un aumento della spesa anche (specialmente) in deficit produce un aumento più che proporzionale del PIL (più tecnicamente si dice che il moltiplicatore è molto maggiore di uno e questo lo dice anche il Fondo Monetario dove non sono certo comunisti!).”

“Ci sono però – continua – alcune qualificazioni importanti ed alcuni alcuni caveat, sul secondo punto ‘come la prendono i mercati?’. è un po’ una questione di framing cognitivo ed un po’ (di più) di costruzione istituzionale. In un mondo di economie nelle quali le Banche Centrali fanno le banche centrali i nostri deficit e debiti non avrebbero nessuno effetto. C’è qualcuno che ricorda che lo stato della California ha essenzialmente fatto default? Effetti sugli Stati Uniti? Basically nessuno. Ma la Fed fa il mestiere della Fed.”

“Quanto è grande il moltiplicatore? – ribatte Dosi – Se il governo trasferisce soldi ai poveri, li spendono tutti, se li trasferisce ai ricchi li spendono pochi. Quindi se si fa qualche tipo di ‘reddito di cittadinanza’ il moltiplicatore è sicuramente superiore a uno, se si trasferisce a ricchi, spesso evasori, come con le flat tax, è zero o forse negativo.”

“Ma l’Europa? – chiede l’economista – L’Europa è una bestia complicata. Quando la Germania fa ‘nazionalizzare’ alla Grecia il debito delle banche greche per salvare le banche franco-tedesche con tutto quello che ne è conseguito va tutto bene per loro, per la finanza internazionale, con il disastro sociale che è risultato, assolutamente un orrore sociale come non si vedeva dal 1929. Altrimenti da dove partiamo con l’alternativa? Da Stiglitz, ma sicuramente non da Orban, che è il disastro assoluto, ma piuttosto da Corbyn.

“I mercati, e di nuovo se si dice, ‘sforiamo per dare più soldi ai ricchi evasori’, non è credibile persino con gli evasori che speculano sui mercati! e non per la Commissione Europea… Se diciamo che assieme tagliamo anche le spese che non ci vanno bene è molto più credibile. Dalle ‘tax expenditures’ per le imprese che voleva tagliare pesino Giavazzi! agli F-35” conclude.

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