Strasburgo: gli eurodeputati italiani a cena in centro o bloccati dentro il Parlamento. Bonafé: ‘Un’ora sotto un tavolo al buio’

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Strasburgo-eurodeputati

“La polizia ci sta scortando a piedi fuori dal centro della città. È stato terribile”.

Così la parlamentare europea e segretario del Partito democratico della Toscana, Simona Bonafé, ha scritto su Twitter a mezzanotte e mezza, essendo stata a cena in un ristorante in centro a Strasburgo durante la sparatoria che ha provocato la morte di 4 persone e il ferimento di altre 11.

Alle 21 la parlamentare aveva infatti pubblicato un tweet con scritto: “Siamo da un’ora sotto al tavolo di un ristorante al buio. Fuori vediamo le luci della volante della polizia”.

Altri colleghi della Bonafè, non sono stati scortati fuori dal centro della città, ma si trovavano all’interno dell’Europarlamento, tanto che il leghista Mario Borghezio aveva twittato dall’interno dell’edificio: “Stiamo tutti bene, chiusi qui dentro”.

L’esponente dem, Isabella Del Monte, ha spiegato ai giornalisti: “La situazione è molto confusa. Alcuni colleghi erano ancora dentro il Parlamento, come me, nel momento dell’attacco, mentre altri si trovavano già in centro e hanno assistito alle scene di panico e udito spari e urla. In queste ore il centro di Strasburgo è gremito di persone perché i mercatini di Natale sono tra i più belli del mondo e richiamo molti turisti. A ciò va aggiunto che questa settimana i deputati europei e molti funzionari del Parlamento si trasferiscono qui per la plenaria, come sempre una volta al mese, quindi la città è particolarmente affollata”.

Mentre la leghista, Mara Bizzotto, ha raccontato: “Stavo raggiungendo un collega che era insieme a dei visitatori veneti, ma lui mi ha chiamato e mi ha detto di rimanere qui perché era successo qualcosa, insomma un po’ di paura è tornata, pensavamo di avere dimenticato gli attentati”.

E ancora l’eurodeputata Od, Patrizia Toia, ha affermato: “Sono molto scossa perché si rivela una vulnerabilità dei nostri paesi. Noi stavamo discutendo su un rapporto sul terrorismo e mentre ne parlavamo è arrivata la notizia dell’attentato. Finché non ci diranno di uscire resteremo qui”.

Intorno alle tre il parlamento europeo è stato riaperto e circa 2000 tra deputati, giornalisti e funzionari sono potuti uscire.

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