“Durante la bagarre finale dell’approvazione della manovra 2019- 2021 in Senato fra urla e strepiti per il testo arrivato in extremis e le proteste per la fiducia sul maxi-emendamento, c’è stato pure chi come il Pd Luigi Marattin si è inventato una colossale panzana, sostenendo che il testo della legge di bilancio è sempre stato pubblicato in Gazzetta ufficiale prima di Natale”.
Lo ha scritto il direttore de Il Tempo Franco Bechis nel suo editoriale del 24 dicembre.
“Insomma,” osserva “il film visto in queste ore non sarà ideale, ma è lo stesso film che aveva girato chi urla e strepita perché grazie alla sceneggiata si prende qualche titolo di giornale o servizio di tg”.
Il giornalista ha ricordato che nel 2017 il provvedimento era andato in Gazzetta ufficiale il 29 dicembre, che cadeva di venerdì era quindi l’ultimo giorno utile di uscita dello scorso anno.
Ogni anno, ribadisce Bechis, il testo definitivo arriva all’ultimo tramite un maxiemendamento che impedisce le discussioni. In particolare quest’anno, la trattativa con Bruxelles sul deficit ha rallentato le operazioni. Una trattativa che, spiega il giornalista, ha garantito 9 miliardi in più al governo rispetto ai 29 che erano inizialmente previsti se lo sforamento del rapporto deficit/PIL fosse stato all’1,6% invece che al 2,04.
Leggi l’articolo di Bechis su Il Tempo…
Un autentico bullo mediatico-parlamentare dotato di uno sguardo feroce. Pare sia sempre pronto a menarti per convincerti delle sue tesi, sgangherate in questo come in altri casi.
In un paese civile la legge di bilancio annuale è discussa sulla stampa e in Parlamento prima di essere approvata. La discussione da parte di cittadini e rappresentanti del popolo preparati e consapevoli serve a migliorarla nella direzione dell’interesse collettivo. La legge per il 2019 propone il “reddito di cittadinanza” e la “quota 100” di dubbia utilità, senza copertura e che richiedono stanziamenti considerevoli. Del contenuto delle due proposte si sa poco o nulla. I cittadini hanno il diritto di sapere cosa si sta approvando. L’unica soluzione è l’esercizio provvisorio di bilancio, cercando di disinnescare le clausole di salvaguardia.
I troll piddini si ripetono nel tentativo di buttarla in cagnara, l’unica cosa che ormai liberata da fare in mancanza di proposte alternative. Purtroppo per loro la Manovra del popolo è passata in Senato e soprattutto nel Paese. Che considera ormai il Pd un capitolo chiuso, un elemento del passato.
GIUSEPPE LEI DIFENDE GIUSTAMENTE IL SUO PD,MA MARATTIN E UN ARROGANTE SACCENTE E RISPECCHIA PROPRIO IL PD.INFATTI HA PRESO COME ESEMPIO RENZI.INVECE DI SPARARE MINCHIATE PERCHÉ NON LOTTAVANO IN EUROPA PER GLI ITALIANI PER QUEL MINIMO CHE SI POTEVA,INVECE DI ESSERE A FAVORE DELLE LOBBY E LE BANCHE.