“Banca Carige è l’ennesima banca italiana portata sull’orlo del fallimento, a causa di una gestione scellerata che non è stata causata solo dall’incompetenza dei manager, ma, come vedremo anche dalle commistioni con la politica. Il 2 gennaio il Consiglio direttivo della BCE ha messo la banca in amministrazione straordinaria. Siamo al lavoro affinché paghi il conto chi è responsabile e non chi è vittima, ossia i risparmiatori. Quello che è successo negli scorsi anni non succederà più. Ad ora non sappiamo se dovremo intervenire con fondi pubblici, ma se decideremo di mettere soldi dei cittadini nella banca, allora la banca diventerà dei cittadini. È un principio che dovrebbe essere banale, ma vale la pena di sottolinearlo perché in passato i soldi dei cittadini sono stati usati solo ed esclusivamente per coprire magagne di altri”.
Così il vicepremier Luigi Di Maio durante una diretta su Facebook.
“In questo modo” ha spiegato “eviteremo che imprese e lavoratori del territorio debbano pagare le scelte scellerate di chi ha gestito la banca in questi anni. Se interverremo con soldi pubblici, la banca avrà la missione di dare più credito alle micro, piccole e medie imprese, di dare più mutui alle famiglie e di finanziare progetti innovativi di giovani imprenditori”.
“Quindi” ha continuato Di Maio “per rispondere alla domanda che mi viene posta sui rischi legati alla perdita dei posti di lavoro e alla stretta creditizia per le imprese, rispondo da ministro del lavoro e dello sviluppo economico che l’eventuale intervento dello Stato serve proprio ad evitare questi rischi. Il decreto che abbiamo varato l’8 gennaio 2019 crea le condizioni per essere pronti a salvare e tutelare i risparmi dei cittadini. Il risparmio dei cittadini per noi è sacro ed è per questo che nella legge di bilancio abbiamo stanziato un miliardo e mezzo di euro per i truffati delle banche. Il nostro obbiettivo però è fare in modo che simili casi non avvengano più. È chiaro ed evidente che se i cittadini metteranno i loro soldi per la risoluzione della crisi della Carige, i responsabili di questo disastro, a partire dai grandi debitori della banca, dovranno essere resi pubblici. E dovranno pagare le conseguenze dei loro errori. I risparmiatori invece non dovranno pagare, come accaduto in passato, le colpe e le inadempienze di manager. A questi signori il Governo chiederà di restituire i mega bonus che hanno incomprensibilmente incassato visto il disastro che hanno combinato”.
“Ricordo anche che in Carige negli ultimi tre anni – dopo il disastro della precedente gestione, oggetto di pesanti condanne in secondo grado in attesa della Cassazione per il dottor Berneschi e i suoi collaboratori – si sono alternati numerosi presidenti e amministratori delegati contribuendo pesantemente a rendere ancora più grave una situazione già critica. La verità è molto semplice e tutti la conoscono, è il segreto di Pulcinella. La vecchia politica e banche sono sempre andate a braccetto e Banca Carige non fa eccezione. Il politicante metteva un suo uomo nella banca e lui finanziava la qualunque, fregandosene dei danni ai risparmiatori e preoccupandosi del beneficio per il politico, per il partito e per la sua poltrona. Carige è una piccola MPS, ma nel territorio i danni non sono inferiori,” ha detto ancora Di Maio.
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