Carige, M5S: ‘Fuori i nomi dei grandi debitori: non ci saranno sconti per nessuno’

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“Fuori i nomi dei grandi debitori di Carige. Abbiamo presentato un emendamento al decreto Carige per rendere pubblici i nomi dei grandi debitori che non hanno restituito i prestiti alla banca. Così scopriremo se dietro le sofferenze di Carige ci sono i soliti noti che hanno avuto favori dalle banche in questi anni. Poi ci sarà anche la Commissione d’Inchiesta, che ci aiuterà a capire chi ha avuto legami politici o personali con gli ex amministratori della banca e che responsabilità hanno avuto gli organi di vigilanza come Banca d’Italia e Consob”.

È quanto si legge sulla pagina Facebook del Movimento 5 Stelle.

“Non ci saranno sconti per nessuno,” assicurano i 5Stelle.

Sulla questione si è espresso anche il vicepremier Luigi Di Maio, il quale nella serata di giovedì ha scritto sempre sul social network:

“Su Banca Carige si sono fatte tante parole, troppe come al solito. Domani mattina io inizio con qualche fatto. Per esempio cominciamo col capire perché quella banca si è trovata sull’orlo del default, ma soprattutto a causa di chi. Sono stato chiamato in Aula a rendere conto al Parlamento e ovviamente a tutti voi su quanto accaduto. Abbiamo i primi dati per capire cause e colpevoli”.

In un post pubblicato sul proprio blog ufficiale, il M5S aveva fatto una “operazione verità mostrando chi ha ridotto l’ennesima banca in queste condizioni e perché siamo dovuti intervenire a tutela dei risparmiatori”. E, dopo aver percorso le tappe che hanno portato alla crisi dell’istituto ligure, i pentastellati si sono chiesti dove fosse Bankitalia quando accadeva tutto questo:

“Dov’era chi doveva vigilare sui nostri istituti di credito? Per non parlare dell’Europa, che adesso tramite la Bce interviene per commissariare Carige, ma che nel frattempo in questi anni ha messo in piedi delle norme che da una parte hanno costretto i nostri istituti a svendere per pochi spicci ai grandi fondi speculativi internazionali i crediti che avevano in pancia, con le disastrose conseguenze che abbiamo potuto vedere, e dall’altra hanno imposto regole come il ‘bail-in’ che facevano ricadere l’onere dei disastri bancari sui risparmiatori. Un cocktail velenoso che ci ha portati alla situazione odierna,” avevano affermato.

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