Emergenze ospedali, Grillo: ‘Non si può scherzare con la salute delle persone: chi l’ha fatto in passato, deve solo vergognarsi’

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“Pazienti lasciati lì come pacchi, quasi l’uno sopra all’altro, sporcizia, bagni non funzionanti, persone abbandonate sulle barelle ad aspettare per ore che qualcuno si prenda cura di loro. Quello che abbiamo visto oggi al Policlinico Umberto I di Roma con una visita a sorpresa fa semplicemente inorridire: è scandaloso che uno dei più grandi pronto soccorso d’Europa, che con i suoi 150.000 accessi all’anno è il più “trafficato” di Roma, offra un trattamento così penoso e scadente alle persone bisognose di cure. Una domanda sorge spontanea: dov’è stato per tutto questo tempo, e dov’è tuttora, il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti? Come mai non gli è mai passato per la testa di verificare la situazione dell’Umberto I?”.

Così il ministro della Salute Giulia Grillo su Facebook.

“Quello che abbiamo visto” spiega “non è altro che il risultato di politiche sciagurate portate avanti a suon di tagli alla sanità, a livello regionale come a livello nazionale. Nel 2017 ben 13 milioni di persone hanno rinunciato alle cure. Ma la politica, invece di investire di più nella sanità pubblica, ha continuato a tagliare i servizi e a trascurare le strutture. Il risultato lo hanno davanti gli occhi tutti i cittadini che, per un motivo o per l’altro, varcano oggi la soglia di un ospedale: le inefficienze non si contano tra liste d’attesa infinite, strutture che cadono a pezzi, sovraffollamento e pessime condizioni igieniche. Ogni giorno un caso di cronaca ci mostra, purtroppo, una situazione di degrado”.

“Noi vogliamo ridare dignità al Servizio sanitario nazionale e ai pazienti,” prosegue “rispettare finalmente l’articolo 32 della nostra Costituzione che tutela il diritto alla salute e garantisce l’accesso alle cure per tutti. È quello che stiamo facendo, e non abbiamo nessuna intenzione di fermarci: abbiamo iniziato un percorso stanziando già 4 miliardi in più per l’edilizia sanitaria e aumentando il Fondo sanitario nazionale di 4,5 miliardi per i prossimi tre anni”.

“Abbiamo già messo 350 milioni per ridurre le liste d’attesa e dire basta, una volta per tutte, alle attese di otto, dieci, dodici mesi per fare una mammografia o una risonanza magnetica. Stiamo già invertendo la tendenza di questi anni investendo in ricerca, innovazione tecnologia e sicurezza,” aggiunge.

“L’attenzione su un tema così importante per gli italiani come la salute, con noi non si abbasserà mai: proseguiremo le visite a sorpresa negli ospedali pubblici e, già tra un mese, ritorneremo all’Umberto I per accertarci che siano state prese misure urgenti per sanare il quadro disastroso che abbiamo trovato. Non si può scherzare con la salute delle persone: chi l’ha fatto in passato, ha solo da vergognarsi,” conclude.

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3 COMMENTS

  1. Questa si presenta come una delle innumerevoli promesse dei 5stelle, che essendo appunto innumerevoli possono essere mantenute solo in una piccola parte. Ma sul problema della sanità pubblica non c’è da scherzare. I troppi tagli in una situazione nella quale gli anziani aumentavano e quindi anche i malati, hanno creato una situazione difficile non solo al Sud ma anche al Nord. La ragione di fondo interessa l’economia italiana intera. La crescita dell’economia in Italia nel dopoguerra è dovuta all’importazione di tecniche dall’estero le quali hanno aumentato inizialmente la produttività del lavoro, ma che sono state poco capite, ossia applicate in molti settori senza essere assimilate del tutto, così che l’aumento della produttività si è arrestato. Questo è successo anche per la sanità pubblica. La vita media è aumentata come all’estero, ma con una differenza non da poco: la qualità della vita per gli anziani in Italia è, in media, peggiore che negli altri paesi avanzati. Un ammalato anziano si sente abbandonato, nel senso che si rende conto presto che gli vengono effettuate cure standard senza la capacità di approfondire la condizione personale del malato. Questo richiede interventi radicali. Non sono un medico, ma tento di indicarne qualcuno: riforma delle facoltà di medicina, esperienza nelle corsie (non solo studi) all’estero, trarre qualche lezione dalla sanità privata, salari più alti per medici e infermieri.

  2. Certo sulla salute si può parlare a lungo senza dire assolutamente nulla come nel post precedente. Giulia Grillo ha fatto invece qualcosa: è andata al Pronto Soccorso Umbrerto I e non mi pare che lo abbia fatto mai Zingaretti che ne è il responsabile ultimo.

    • Ma quante scemenze. Mi piacerebbe sapere come ha fatto a guadagnarsi da vivere il signor Franco. Nessun posto di lavoro, ormai, può essere occupato da chi non ha un minimo di capacità cognitive.

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