Lega: ‘Savona a capo della Consob? Scatenerebbe un rimpasto che ora non è previsto’

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“Non ci sarà alcun rimpasto” e “Savona fuori dal governo è un’ipotesi da escludere”, ma “si può verificare se l’eventuale arrivo dell’attuale ministro per gli Affari Europei alla Consob possa essere compatibile” con la posizione che ha già nell’esecutivo giallo-verde.

Diverso è il pensiero di alcuni esponenti di spicco della Lega, i quali escluderebbero la possibilità di porre il Ministro per gli affari europei a capo della Commissione nazionale per le società e la Borsa “visto che scatenerebbe un effetto domino, con un rimpasto che in questo momento non è all’ordine del giorno”.

In realtà, l’eventuale nomina di Savona a capo della Consob, è di per sé difficilmente realizzabile dal punto di vista procedurale, perché secondo quanto stabilito dalla legge Madia per la Pubblica amministrazione, chi è in pensione, come il Ministro, può ricoprire incarichi dirigenziali o direttivi solo se hanno una durata annuale e sono a titolo gratuito, ma la presidenza Consob è una carica che prevede una durata di 7 anni.

“Ieri Di Maio ha detto che sulla nomina Consob ‘sarebbe stata decisiva la prossima settimana’ e ora c’è chi, tra i Cinque Stelle, ha buttato il nome di Savona nella mischia, in attesa di svelare le loro carte” ha detto qualche esponente del Carroccio.

Nicola Morra, senatore del Movimento 5 Stelle e presidente dell’Antimafia, in un post pubblicato sul suo profilo Twitter, ha nuovamente proposto come candidato l’economista Marcello Minenna, e ha domandato “perché perdere un buon ministro e impantanare Consob in un’ipotesi di assai dubbia percorribilità giuridica? Il candidato di un coraggioso governo del cambiamento è dal 14 novembre uno solo: Minenna”.

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