Domani, lunedì 4 febbraio 2019, il Ministro dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali, Luigi Di Maio, presenterà il sito “www.redditodicittadinanza.gov.it.” dove sarà possibile trovare tutte le informazioni sul Reddito di Cittadinanza.
Per chi possiede l’identità digitale Spid, sarà anche possibile fare domanda per il Reddito di Cittadinanza direttamente sul sito internet a partire da marzo.
Il nome del sito compare in un opuscolo dell’Inps che presto sarò reso pubblico e che spiega attraverso le risposte a 21 domande, tutto ciò che è importante sapere riguardo al Reddito.
In particolare nell’opuscolo viene spiegato che la domanda per il Reddito di Cittadinanza può essere presentata “in modalità cartacea presso gli uffici postali avvalendosi del modulo di domanda predisposto dall’Inps, a partire dal 6 marzo 2019, ai Centri di assistenza fiscale (con le modalità che saranno comunicate successivamente) oppure “on line, direttamente sul sito del ministero del Lavoro al link www.redditodicittadinanza.gov.it tramite le credenziali Spid”.
In un post pubblicato sul proprio blog ufficiale, il M5S ha spiegato che “il Reddito di Cittadinanza è una via d’uscita dal buio della solitudine, è la possibilità di mettere un pasto sulla propria tavola e di rientrare a far parte della società rimettendosi in gioco. Questa opposizione, che fa la guerra al reddito ed ai milioni di italiani che lo riceveranno, è imbarazzante, senza vergogna e assolutamente fuori dalla realtà!”.
“Per mesi hanno raccontato fake news su come il Reddito di Cittadinanza fosse una misura utile solo al Sud: la prima regione per tasso di suicidi causati da problemi economici è il Veneto con il 15%, la terza la Lombardia. Il nord-est, infatti, occupa la cima di questa triste classifica con il 34% di suicidi. E non a caso il 47% dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza saranno al nord. È una misura distribuita equamente sul territorio nazionale, perché la miseria e la povertà assoluta non sono un’esclusiva del Mezzogiorno,” hanno affermato i 5Stelle.
Per la serie come fare propaganda contro il Reddito di Cittadinanza mascherandola da statistica. Alcuni Comuni, guarda caso tutti a guida piddina (ultimo Bari, guidato dal renziano Decaro presidente Anci) stanno denunciando ai giornaloni in questi giorni presunti aumenti dei cambi di residenza da parte di giovani che, sospettano le anagrafi, vogliono in tal modo rendersi fiscalmente indipendenti dalle loro famiglie e ottenere così il Reddito. È un reato? Ma non ce l’avevano coi mammoni sino a poco fa? E se il Reddito aiuta i giovani ad essere indipendenti che male c’è? I Comuni controllino pure i consumi e le bollette Enel o gas invece di fare propaganda e allarmismo.