Si riaccende il caso del conflitto di interessi di Baglioni a Sanremo: ‘possibili conseguenze legali’

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Il direttore artistico del festival di Sanremo, stando ai vincoli del contratto che firma con la Rai, a tutti gli effetti è considerato un “incaricato di pubblico servizio” dunque, secondo Dagospia, rischierebbe conseguenze legali se violasse la normativa sul conflitto di interessi.

E anche la Rai, sempre in virtù del contratto, avrebbe delle responsabilità nel caso in cui venisse a conoscenza di queste violazioni della normativa e non agisse per impedirle.

Tutto è da dimostrare, sia le presunte violazioni, sia la conoscenza di queste ultime da parte del gestore del servizio pubblico radiotelevisivo.

Tuttavia, la gestione della Rai è cambiata e sembra si voglia finalmente fare chiarezza sul conflitto di interessi in cui si presume sia coinvolto Cluadio Baglioni, tanto che la neodirettrice di Rai1, Teresa De Santis, parlando del Festival ha detto che per Baglioni “sarà l’ultimo”.
E anche Gianluigi Paragone esponente del Movimento Cinque stelle, in commissione vigilanza Rai ha chiesto l’audizione dell’ad Salini.

Il problema è anche che la Rai non ha una totale libertà nella gestione del Festival, perché se il Festival vuole essere quello della musica italiana, la Rai deve necessariamente rivolgersi a chi detiene il monopolio della musica nazionale come la società Friends & partner, anch’essa presumibilmente coinvolta nel conflitto di interessi.

Per il 2019, il direttore artistico scelto è sempre Claudio Baglioni, mentre i conduttori sono Claudio Bisio e Virginia Raffaele.

Per quanto riguarda i compensi, quello di Baglioni è rimasto uguale a quello dello scorso anno, ovvero 585 mila euro, per Bisio si parla di 400 mila euro, 80 a serata, 50 mila in meno rispetto alla cifra pattuita inizialmente, mentre l’imitatrice prenderà 350 mila euro, quindi 70 a serata. Per gli ospiti si parla di un massimo di 50 mila euro.

Lo scorso anno i conduttori Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker presero rispettivamente 350 mila euro e 420 mila. E sempre come per il 2018, anche nel 2019 il costo totale del Festival dovrebbe ammontare intorno ai 17 milioni di euro.

1 COMMENT

  1. Insomma è proprio l caso di dire che al Festival se la cantano e se la suonano da soli. Decidono loro chi partecipa e tramite la giuria decidono pure chi vince. L’unico problema è che il tutto lo paga (troppo) la Rai.

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