Di Stefano (M5S): ‘Non c’è modo migliore di spiegare la nostra posizione sul Venezuela se non quello di condividere le parole di Papa Francesco’

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“Chi vuole la pace cerca il dialogo. Non c’è modo migliore di spiegare la nostra posizione sul Venezuela se non quello di condividere le parole di Papa Francesco che ha più volte invitato a ripugnare la violenza e il caos e rifugiarsi nel dialogo e nella coesione sociale”.

Lo scrive su Facebook il deputato del Movimento 5 Stelle e sottosegretario agli Affari esteri Manlio Di Stefano.

“E allora,” spiega “ora che tutti corrono a dimostrare di sostenere una o l’altra parte in causa, noi continuiamo a sostenere che non ci sarà mai pace senza compromesso politico, senza percorsi condivisi”.

“Le parole del Cardinale Parolin, Segretario di Stato vaticano,” afferma Di Stefano “mi danno speranza quando affermano che la lettera di Maduro al Papa rilanciano il dialogo”.

“Lo stesso dialogo che abbiamo preteso dall’Unione Europea chiedendo, e ottenendo, la creazione del gruppo di contatto UE-Venezuela che si riunirà per la prima volta a Montevideo il 7 febbraio,” fa notare.

Secondo il sottosegretario 5Stelle “rilanciare il dialogo significa non doversi guardare indietro tra dieci anni e provare vergogna per ciò che si è avallato, come avviene oggi per la Libia o l’Iraq”.

“Rilanciare il dialogo” prosegue “significa credere che il Venezuela possa essere la terra dei venezuelani e non degli interessi economici stranieri. Rilanciare il dialogo significa riaffermare la supremazia della ragione sull’istinto”.

“Sarebbe facile, oggi,” scrive ancora Di Stefano “schierarsi dalla parte dei “forti” d’Europa e imporre ancora una volta la nostra volontà persino oltre oceano. Ma ho una consapevolezza, al di là del fatto che questo non porterebbe certo a una soluzione, preferisco subire attacchi mediatici e critiche feroci, che essere complice di una guerra civile, perché quando tutto questo sarà finito, noi dovremo fare i conti con le nostre coscienze e io con la mia ci parlo ogni giorno”.

“L’Italia sostiene una transizione politica che porti a nuove elezioni senza ingerenze esterne e ne favorisce il raggiungimento attraverso il comitato di contatto europeo e l’iniziativa di Messico, Uruguay e Santa Sede.
Viva il popolo venezuelano, viva la pace,” conclude.

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