Giorgio Napolitano, esorbitando, come sempre ha fatto durante la sua reggenza di Presidente, dai poteri che gli assegna la Costituzione, ha fatto in modo che l’Italia in Libia seguisse supinamente il diktat franco-anglo-americano, e ha imposto questa linea sciocca e dannosa per l’Italia al governo Berlusconi che era renitente a farlo.
Questa è storia.
Napolitano ha provocato in Libia un grave disastro per l’Italia.
Questo, forse tra i più gravi, tra i tanti.
Ma anche Silvio Berlusconi ne esce molto male, perché in quel caso si è comportato da codardo e da pusillanime.
L’Italia – per il suo interesse, a parte i risvolti etici e la violazione sostanziale della Costituzione (come era già accaduto con D’Alema nella ex Jugoslavia) – avrebbe dovuto esprimere il no ai bombardamenti in Libia. Tali bombardamenti erano stati fatti esclusivamente nell’interesse dei francesi, come è poi risultato – prova certa e sicura! – dalle mail della Clinton.
Ma addirittura, Napolitano, in quel momento Capo delle Forze armate italiane, ha dato l’ordine di bombardare i libici scimmiottando i francesi, assecondando i loro interessi e andando contro i nostri.
Mai ordine più stupido era stato dato alla nostra aeronautica militare in tutta la storia repubblicana.
Mai è stata fatta una scelta di politica estera più insipiente di questa, da quando esiste la repubblica!
Talmente miope e così contraria agli interessi italiani, che Napolitano, Berlusconi e l’intero Consiglio dei Ministri di allora andrebbero perseguiti per violazione della Costituzione e per danno erariale.
Presidente Mattarella, Lei pensa che dobbiamo essere in compagnia di americani, francesi, tedeschi, inglesi e spagnoli a costringere i venezuelani come risolvere la loro crisi politica?
Presidente Mattarella, Lei vuole davvero che noi siamo servi sciocchi di costoro, sopratutto degli americani, addossandoci la responsabilità di un’azione sporca che va contro il diritto internazionale?
E perché lo dovremmo fare, Presidente?
Per tener bordone agli interessi americani al petrolio e a tutti gli altri minerali preziosi di cui è ricco il Venezuela? Sappiamo bene che essi sono i principali responsabili della crisi economica e sociale in cui è precipitato questo Paese.
Certo gli americani hanno promesso di distribuire un po’ di briciole agli altri, noi compresi, nel caso in cui i loro piani di controllo effettivo di quel Paese tramite il loro fantoccio Guaidò si realizzassero in pieno.
Ma a parte l’obbrobrio di un tale modo di ragionare, correre il rischio di essere corresponsabili di una strage di venezuelani per un piatto di lenticchie, Lei, Presidente Mattarella, ritiene che sia nell’interesse dell’Italia?
Lei personalmente, Presidente, che insegnamento ne ha tratto dalle vicende in cui siamo stati coinvolti in Libia?
Non ritiene, Presidente, che sia molto più serio dal punto etico-politico-giuridico ed economico, starcene alla larga dall’influire, dal condizionare, e, diciamola tutta, dall’interferire negli affari politici di un altro Paese?
La soluzione della crisi del Venezuela non può che essere nelle mani dei venezuelani.
Non sorprende che un fantoccio, quale è Guaidò, cerchi gli appoggi all’estero per dare valore istituzionale a un golpe, colpendo al cuore la dignità del proprio Paese.
Rispetti le leggi del suo Paese, e rispettando le leggi convinca i suoi concittadini a dargli fiducia.
Forzare la mano con un atto palesemente illegale può generare una tale violenza da fare un’ecatombe di venezuelani, perché violenza chiama violenza.
Il Venezuela è in pessimo crinale ed è spaccato probabilmente a metà, a meno che i racconti che ci fanno della crisi non nasconda addirittura una maggioranza di venezuelani a favore di Maduro. Tanto che Maduro ha sfidato Guaidò a indire nuove votazione per l’assemblea nazionale.
Dobbiamo incoraggiare i venezuelani a farsi la guerra tra di loro, oppure a trovare tra di loro un accordo, senza che nessuno di fuori faccia prevalere una parte rispetto ad un’altra?
Presidente Mattarella, auspichi che siano i venezuelani da soli a risolvere pacificamente e democraticamente i loro problemi.
Noi stiamocene invece a debita, rispettosa e deferente distanza.
E se intervengono in Venezuela poi dovranno spiegarci perché non intervengono in tutti gli altri Stati nella mefesima situazione. Chi decide il target? E perché? L’ingerenza, come per la Libia di Gheddafi, ha sempre un motivo economico che va smascherato, come avvenuto per la Francia in Africa.
IL PRESIDENTE MATTARELLA E’ RIMANE SEMPRE IL DISCEPOLO DI QUELL’ASSASINO DI NAPOLITANO VERO DELINQUENTE E MAFIOSO MASSONICO CI HA ROVINTI SIA QUANDO ERA PARTIGIANO CHE ADESSO CHE L’HANNO MESSO COME PRESIDENTE BEN 2 VOLTE PER ARRIVARE AI LORO INTENTI PREFISSATI RIDUCENDOCI SCHIAVI NON CITTADINI ITALIANI.
Assurdo mettere a confronto realtà totalmente diverse. Nessuno parla di bombardamenti o altro. Qua si sta parlando di un dittatore che ha affamato il popolo e che ha portato l’inflazione a sei zeri. Smettiamola di fare i perbenisti specialmente nei confronti delle migliaia di Italiani che vivono la. Nessuno vanta interessi se non il popolo stesso che a gran voce non vuole più un presidente corrotto ed incapace. Non siamo la Svizzera, siamo una Nazione che deve dire la sua. Maduro ci ha ringraziato…….. ma perfavore… mi sono sentito male, non voglio stare dalla sua parte, della Russia, della Cina e di tutte quelle Nazioni comuniste. Sveglia….