“Stipendi da due, tre o quattro milioni l’anno per una televisione pubblica pagata dagli italiani credo siano irrispettosi”.
Così ha detto il Ministro dell’interno Matteo Salvini, sottolineando che “non ce l’ho con qualcuno in particolare, ma penso si possa fare bene il mestiere del giornalista, del comico, del cabarettista e del presentatore senza guadagnare così tanto”.
Il leader della Lega segue le orme del Movimento cinque Stelle che intende prendere in considerazione qualunque linea di azione se non arriverà una “retromarcia volontaria” sul taglio degli stipendi da parte di Bruno Vespa e Fabio Fazio. Secondo quanto apprende l’AGI dal Movimento, i 5 stelle hanno pensato anche “ad una manifestazione davanti alla sede Rai di piazza Mazzini”.
I 5 Stelle hanno infatti riferito che auspicano che Bruno Vespa e Fabio Fazio “autonomamente si adeguino lo stipendio” dal momento che “i soldi dei cittadini non possono servire a gonfiare le tasche dei conduttori” in particolare di “chi come Fazio fa il finto di sinistra e poi pensa solo al proprio portafoglio”, ma se così non fosse saranno loro ad agire affinché questo avvenga.
Proprio per questi motivi il “Movimento 5 Stelle sarà categorico” e non solo sugli stipendi dei due conduttori Rai ma anche sul taglio degli stipendi dei parlamentari e sulla “mega pensioni dei sindacalisti” perché “se la politica vuole riacquistare credibilità deve ripartire dal rispetto degli italiani e questo significa usare in maniera rispettosa ogni singolo euro dei cittadini” hanno spiegato i pentastellati all’AGI.
Fosse solo il problema dello stipendio da tagliare. Le due star della tv, travestite malamente da giornalisti (anche Fazio fa interviste) sono tra i grandi autori della propaganda di Governo piddino prima e di opposizione poi. E vengono pagate tanto per assicurarsi la loro fedeltà ideologica. Più che ridurre lo stipendio sarebbe meglio mandarle a svernare in qualche tv privata a far meno danno, visto che la stragrande maggioranza degli italiani ne ha fin sopra i capelli dei loro giochetti di persuasione.