Andiamo a vedere con precisione di che cosa è accusato il ministro Salvini.
Per il caso Diciotti il Ministro dell’Interno è accusato di “sequestro aggravato di persone e di minori” (art. 605 c.p.).
Per il caso della pubblicità della traduzione in carcere di Battisti al suo arrivo in Italia dopo decenni di latitanza, il ministro Salvini, insieme al ministro Bonafede, sono accusati di aver violato la legge “per la mancata adozione delle opportune cautele dirette a proteggere le persone in arresto dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità”.
Ora, tutti quelli che, rimandando alla triste epopea dei sequestri di persona in Italia, ricordano come si svolgevano, come cioè i sequestrati venivano privati della libertà tenendoli in luoghi segreti, legati con corde e catene dentro caverne.
Situazione ben diversa quella sulla nave Diciotti.
Intanto perché il luogo dove si trovavano i migranti era una nave, la Diciotti, di proprietà dello Stato e in cui godevano di tutte le comodità e serviti a tutto punto, non certo in una caverna e legati con catene.
Per inciso, magari quei migranti oggi rimpiangono quei giorni passati alla Diciotti, a seconda di ora si trovano in Italia o in altri Paesi europei, conoscendo dai pochi reportage disponibili in quali condizioni animalesche vivono molti loro simili.
Inoltre venivano trattenuti non di nascosto, ma pubblicamente, e le persone predisposte alla loro custodia erano pubblici ufficiali, abilitati per legge a svolgere il loro compito.
Può venir sollevato anche il dubbio per cui anche i pubblici ufficiali che nella nave li tenevano in custodia debbano essere accusati dello stesso reato di cui è accusato Salvini: infatti il militare, qualsiasi pubblico ufficiale, ha l’obbligo di non eseguire un ordine non conforme alla legge.
Come mai non vengono anche indagati i pubblici ufficiali che hanno eseguito l’ordine di Salvini?
Ma il capo di accusa, relativo al caso delle modalità pubbliche dell’arresto di Battisti, in base al quale sono stati indagati il ministro Salvini e il ministro Bonafede, fa affiorare dubbi ancora più consistenti.
Se andassimo a vedere come sono stati pubblicizzati, per puro esempio essendo questo relativamente recente, gli arresti compiuti per ‘Mafia Capitale’, non si capisce come mai non hanno subito la stessa indagine i pubblici ufficiali responsabili di aver consentito quelle riprese televisive.
Forse che Cesare Battisti ha diritto a un trattamento speciale?
Ha invece compiuto un reato ben più grave del loro: è un assassino seriale! E con l’aggravante di una latitanza pluridecennale. E con diversi ergastoli da scontare in galera.
Infine vorrei evidenziare l’aspetto più importante di queste vicende politico-giudiziarie.
Vi ricordate il tipo di accuse di cui solitamente erano accusati i componenti dei governi a guida FI e a guida PD?
Vi ricordate il tipo di accuse di cui doveva e deve ancora rispondere Berlusconi o parecchi di suoi ex ministri e sottosegretari?
Vi ricordate il tipo di accuse per cui è sottoposto a giudizio l’ex ministro renziano Lotti?
Vi ricordate per quali tipi di reati sono stati indagati o arrestati la lista sterminata di sottosegretari PD?
Attengono sempre a quelli che potremo definire genericamente fatti di malversazione di soldi pubblici o genericamente per avere ottenuto vantaggi economici svolgendo un incarico pubblico.
Che ne dite?
Non vi pare che ci sia una bella differenza tra i reati per cui sono indagati Salvini (in entrambi i casi) e Bonafede per il caso Battisti e quelli per cui sono stati fatti oggetto di indagine – in non pochi casi pure di condanna – ministri e sottosegretari dei governi PD e FI?
Già da questo solo fatto si percepisce il cambiamento!
Anche questa è aria nuova di cui essere fieri!
Andate a vedere chi mai nei media dei potenti (menomati e rabbiosi) ha rilevato questa differenza essenziale? Media in cui non passa giorno che giornalisti e editorialisti crocifiggano e/o dileggino qualsiasi componente del Governo Conte!
E dove sono gli Stella e tutti quelli come lui che combattevano a suon di libri ‘la casta’?
Sono affetti da mutismo improvviso: i loro editori avrebbero di che dire!
Meglio stare zitti e buoni.
La sicurezza dello stipendio nell’editoria (vedi Calabresi!) di questi tempi è traballante, meglio, molto meglio ‘obbedir tacendo’.
BONAFEDE E’ UN GRANDE…..
SA FARE IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA BENISSIMO E LA MAGGIOR PARTE DEGLI AVVOCATI, SOPRATTUTTO I PIU GIOVANI, SONO CONTENTI
SALVINI ANCHE E CE LA METTE TUTTA ALMENO LUI CI PROVA