De Carlo (M5S): ‘Sgarbi senza vergogna: lui urla e offende, noi ci tagliamo lo stipendio per aiutare i cittadini’

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“Sgarbi senza vergogna: lui urla e offende, noi ci tagliamo lo stipendio per aiutare i cittadini”.

Lo scrive su Facebook la deputata del Movimento 5 Stelle Sabrina De Carlo.

“Caro Vittorio,” prosegue “la politica fino ad oggi non ha saputo dare risposte ai cittadini solo perché in Parlamento ci sono state persone come te che hanno pensato solo a portare a casa super stipendi da privilegiati”.

“Sono fiera di essere un cittadino ‘comune’,” continua De Carlo “arrivata a Montecitorio con umiltà e un solo obiettivo: dare risposte concrete ai cittadini. Con orgoglio e soddisfazione taglio il mio stipendio, così come tutti i miei colleghi PortaVoce del MoVimento 5 Stelle. Ieri, ad esempio, abbiamo donato 2 milioni di euro alle popolazioni alluvionate. E ricordo che il MoVimento in questi anni ha rinunciato e restituito agli italiani 100 milioni di euro!

“Caro Vittorio…” scrive ancora l’esponente pentastellata “questa è la differenza tra me e te. Mentre tu provi a fare ridicoli show, insultando la gente per un po’ di celebrità, io lavoro silenziosamente e con umiltà. Pensa che a soli 30 anni ho già restituito 12500€ dei primissimi mesi di quello stipendio da parlamentare che tu prendi da 21 anni”.

“Capisco bene la tua frustrazione, perché è dura la vita per i privilegiati ai tempi della politica del Movimento 5 Stelle, eh,” conclude.

Ieri Sgarbi ha attaccato De Carlo tramite Facebook:

“Sabrina De Carlo, rinuncia tu, per prima, allo stipendio. E io ti seguirò. Ci piace moltissimo. A partire dal tuo.
Anzi, direi ai cittadini di chiedervi una proposta più convincente e immediata: che tu e tutti quelli del tuo partito rinunciate allo stipendio, dal momento che non si capisce cosa avete fatto per meritarvelo,” ha scritto il critico d’arte.

“Tu hai 30 anni e hai solo il diploma di liceo scientifico. Dal 2007 al 2014 hai fatto la hostess e l’interprete in convegni, poi sei entrata nell’ufficio comunicazione di un partito.
Per quali titoli? Per quali studi?
Oggi sei in Parlamento. Per quali meriti?
Per quali battaglie? A cosa hai legato il tuo nome?
Capisco che ti vergogni del tuo stipendio. Tu, comunque, puoi tagliartelo senza difficoltà fin da oggi. Perché non lo fai?,” ha aggiunto.

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