“Sento il dovere di precisare che le determinazioni assunte in quell’occasione dal ministro dell’Interno sono riconducibile a una linea politica sull’immigrazione che ho condiviso nella mia qualità di presidente nel Consiglio con i ministri competenti, in coerenza con il programma di governo”.
Così il premier Giuseppe Conte nel documento allegato alla memoria presentata dal vicepremier Salvini sul caso Diciotti.
“Le azioni poste in essere dal ministro dell’Interno si pongono pertanto in attuazione di un indirizzo politico-internazionale, che il Governo da me presieduto, ha sempre coerentemente condiviso fin dal suo insediamento. Di questo indirizzo, così come della politica generale del Governo, non posso non ritenermi responsabile, ai sensi dell’articolo 95 della Costituzione,” ha affermato Conte.
Nelle scorse settimane il presidente del Consiglio aveva già dichiarato che “sulla vicenda Diciotti è stata seguita la linea politica del governo, mi assumo la piena responsabilità politica di quello che è stato fatto. Non sarò certo io a suggerire ai senatori cosa votare, saranno i senatori che giudicheranno la linea politica del governo. Sono in conflitto d’interesse, essendo il responsabile della gestione della vicenda. Io sono il garante del governo”.
Alla domanda se la maggioranza si spaccherà sul processo a Salvini, Conte aveva risposto: “Non posso prevedere cosa succederà. Per me la vicenda Diciotti rientra nella gestione del governo. Questa vicenda non può essere estranea dal governo. La vicenda si inquadra nell’ambito della politica sulle migrazioni che abbiamo seguito. Mi sentirei in conflitto d’interesse nel giudicare il mio stesso operato”.
Bene, alla faccia dei rosiconi del Pd (e non solo) che da questa vicenda si aspettavano una frattura nei partiti di Governo.
Era ora che qualcuno mettesse le cose in chiaro e a questo punto lasciamo stare i ” principii” e votate un NO chiaro senza se e senza ma