“Non vogliamo litigare con nessuno e non siamo interessati alle polemiche: siamo persone concrete e difendiamo gli interessi degli Italiani.
Disponibilissimi a incontrare il presidente Macron e il governo francese, sederci a un tavolo e affrontare, per quanto riguarda le mie competenze, tre questioni fondamentali”.
Lo scrive su Facebook il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che elenca le questioni da affrontare:
1- Stop con i respingimenti alle frontiere. Risultano essere oltre 60 mila dal 2017 a oggi compresi bambini e donne abbandonate nei boschi;
2- Stop con i terroristi italiani, una quindicina, condannati ma che fanno la bella vita con residenza in Francia;
3- Basta, infine, danneggiare i nostri lavoratori pendolari che sono letteralmente vessati ogni giorno alle frontiere francesi da controlli che durano ore.
“Noi siamo pronti e disponibili con spirito costruttivo a voltare pagina, per il bene del nostri cittadini,” conclude Salvini.
Sullo scontro con Parigi è intervenuto anche il vicepremier 5Stelle Luigi Di Maio, che in un post su Facebook ha scritto:
“Il popolo francese è nostro amico e nostro alleato. Il Presidente Macron si è più volte scagliato contro il governo italiano per motivi politici in vista delle europee. Questo non ha mai intaccato il sentimento di amicizia che lega i nostri Paesi e mai lo farà”.
“Il mio incontro come capo politico del Movimento 5 Stelle, con esponenti dei Gilet Gialli e con alcuni candidati della lista RIC è pienamente legittimo” ha spiegato il vicepremier pentastellato ” E rivendico il diritto di dialogare con altre forze politiche che rappresentano il popolo francese”.
“Così come En Marche,” ha fatto notare Di Maio “il partito di governo francese, è alleato in Europa con il Pd, partito d’opposizione in Italia, così il Movimento 5 Stelle incontra una forza politica di opposizione al Governo francese (Ric). Sono europeista. Ed essere in un’Europa senza confini, significa libertà anche per i rapporti politici non solo per lo spostamento delle merci e delle persone”.