M5S: ‘Ecco chi attacca il reddito di cittadinanza: senza vergogna’

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“I signorotti che ogni giorno in TV attaccano il Reddito di Cittadinanza lo fanno dall’alto dei loro lauti compensi. È facile dire che 780 euro sono troppi quando non hai il problema di cosa mettere in tavola la sera a cena. Tornate nella realtà”.

Così il Movimento 5 Stelle su Facebook condividendo un’immagine con la scritta “M5S: ‘Ecco chi attacca il reddito di cittadinanza: senza vergogna’” e che mostra gli stipendi di Carlo Cottarelli, il presidente uscente dell’INPS Tito Boeri, l’ex ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, l’ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e l’ex premier Mario Monti.

Nei giorni scorsi le dichiarazioni di Fedeli aveva suscitato la reazione dei 5Stelle.

Su Twitter l’ex ministro aveva affermato: “Chi lavora 8 ore al giorno prenderà molto meno di chi avrà il #redditocittadinaza. Questo è contro cultura del lavoro. #quota100 non solo non crea in automatico nuove assunzioni ma è strumento che favorisce uomini del nord contro donne e giovani”.

“Fedeli ha perso il polso della situazione. Chi reputa normale lavorare 8 ore al giorno e guadagnare 780 euro prenda una macchina del tempo e raggiunga Maria Antonietta a Versailles, ma smetta di fare politica. Salario minimo garantito subito, dignità al popolo italiano, ha poi replicato il deputato pentastellato Michele Sodano.

Il Movimento 5 Stelle aveva rilanciato su Facebook lo scambio tra i due commentando:

“Pazzesco. 780 euro sono la soglia minima di sussistenza. Il Partito Democratico ha perso ogni contatto con la realtà. Chiediamoci piuttosto come sia stato possibile arrivare a questo punto. Lavorare 8 ore al giorno e vivere in povertà. Dov’è la dignità?”.

“Per questo” hanno aggiunto i 5Stelle “approveremo il salario minimo orario, per restituire dignità a tutti i lavoratori. Il PD si opporrà anche a questo?”.

1 COMMENT

  1. Quelli in foto ci possono pure stare, sappiamo da,dove vengono, da chi prendono ordini e prebende per quello che fanno. Ma è incredibile l’avversione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil al RdC. Oggi manifestano ma pure i militanti i intervistati al Tg3 Rai delle 14.30 riescono solo a balbettare obiezioni incredibili. Vedo malissimo il tesseramento tra i giovani, ormai sono il sindacato dei pensionati e lo si vede dalle facce nel corteo.

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