M5S a Macron: ‘Il vento in Europa è cambiato e le elezioni di maggio ne saranno la prova’

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“Macron ci accusa di aver ripetutamente attaccato la Francia, eppure era proprio lui che meno di un anno fa ci paragonava alla lebbra”.

È quanto si legge in un post pubblicato su Facebook dal M5S Europa.

“Alle sue offese gratuite noi abbiamo sempre risposto con analisi politiche puntuali, come la loro ipocrita gestione dell’emergenza migranti o il neocolialismo imposto dal franco cfa,” ricordano i pentastellati.

“Ora il Presidente francese grida alla crisi diplomatica perché abbiamo incontrato i rappresentanti dei gilet gialli. Probabilmente la libertà e la democrazia non sono il suo forte,” osservano.

Secondo i 5Stelle “è evidente che Macron sente ormai vicina la sua sconfitta politica e cerca di trovare nuovi nemici su cui spostare l’attenzione dell’opinione pubblica francese”.

“Ma il vento in Europa è cambiato e le elezioni di maggio ne saranno la prova,” concludono.

A Macron ha replicato, sempre tramite Facebook, anche l’ex deputato M5S Alessandro Di Battista, che ha scritto:

“Più che richiamare in patria l’ambasciatore francese in Italia, suggerisco al Presidente Macron di richiamare in Francia quei dirigenti francesi che dettano ancora legge nelle banche centrali africane”.

“Noi” ha ricordato “abbiamo sollevato una serie di questioni: il controllo da parte dei governi francesi delle risorse africane; il tema del Franco CFA, una moneta stampata a Lione e poi spedita a 14 paesi africani e che toglie sovranità monetaria all’Africa; il superamento di una serie di regole stupide per una nuova politica europea sull’immigrazione; la consegna dei terroristi italiani ancora presenti sul territorio francese”.

“Questi sono temi discussi proprio in questo momento anche da molti francesi. Oggi, in Italia, qualche nemico della Patria si scandalizza per le battaglie che stiamo facendo. Badate bene sono quelli che nel 2011 si calarono le braghe quando Sarkozy propose l’intervento armato in Libia”.

“Se ci fossero stati allora politici con la schiena dritta l’Italia non avrebbe dovuto affrontare da sola anni di imponenti flussi migratori e la Libia probabilmente non sarebbe l’inferno che è adesso. E su molte di queste cose concorda la stragrande maggioranza del Popolo francese,” ha concluso.

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