Antonio Maria Rinaldi, docente di economia della Link University, ospite a “L’aria Che Tira” su La7, ha commentato le stime di crescita del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea.
“Questi numeri sono estremante diversi, lasciamo stare il governo che fa la parte dell’oste ed è chiaro che deve dire di più, però sia Bankitalia (+0,6 per cento) e il Fondo Monetario Internazionale (+0,6 per cento) sono abbastanza allineati, strano che la Commissione Europea sia allo 0,2 per cento, cioè tre volte di meno”.
“Gli stessi nostri amici tedeschi – ha proseguito – hanno corretto dall’1,9 all’1 per cento per quest’anno le previsioni di crescita” e l’Italia “ha una correlazione molto forte con l’economia tedesca, in particolare nella componentistica ad esempio automobilistica e sappiamo che in questo momento in Germania proprio il settore automobilistico sta passando un brutto momento”.
“A maggior ragione, se ha ragione la Commissione Europea, non avrà difficoltà nel dare più flessibilità all’Italia, perché non corriamo più l’errore fatto negli anni precedenti quando a situazioni di ricezione si è imposta più austerity, quindi in questo caso dateci la possibilità di fare politiche più espansive” ha affermato Rinaldi.
“Auspico, ma veramente lo dico da cittadino italiano, che alle prossime elezioni europee ci siano delle nuove formazioni, dei nuovi equilibri in Europa per i quali come primo atto formale chiedano immediatamente – perché è nelle prerogative del parlamento europeo – la possibilità di mandare a casa questa Commissione Europea che scade a novembre, cioè mozione di sfiducia” ha rivelato l’economista.
“Visto che hanno fatto errori e l’hanno ammesso, a casa” ha concluso