“Contro le famose sanzioni alla Russia ci battiamo e ci batteremo, non perché siamo filorussi o filoamericani, ma perché siamo filoitaliani”.
Lo ha affermato il vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in occasione dell’inaugurazione dell’87esima edizione di MICAM, il Salone internazionale delle calzature promosso da Assocalzaturifici a Fiera Milano.
Per Di Maio “se ci sono imprese che stanno avendo enormi danni dalle sanzioni contro la Russia è giusto che si riveda lo strumento, non il principio”.
Il vicepremier 5Stelle ha annunciato che ci saranno maggiori investimenti nel piano per l’export:
“È questo uno dei settori più importanti del Made in Italy, una produzione di grande capacità artigianale dove le macchine e l’intelligenza artificiale non potranno mai sostituire l’uomo”, ed ha annunciato un impulso deciso alla lotta alla contraffazione dei marchi. “Useremo la tecnologia blockchain – ha sottolineato Di Maio – per tracciare l’autenticità dei prodotti del tessile, delle calzature e dell’alimentare”.
Di Maio ha anche commentato le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Bussetti: “dovrebbe chiedere scusa perché conosco la realtà della scuola italiana, da nord a sud. Si possono dire frasi infelici, ma quando si dicono con quei toni, dovremmo tutti fare autocritica,” ha detto. “Piuttosto – ha aggiunto Di Maio – dovremmo dire: “Siamo noi al governo e siamo noi che dovremmo impegnarci di più”.
Quanto alla Tav, il leader 5Stelle ha detto: “Con la Lega arriveremo sicuramente ad un accordo”.
Perché “si arriva sempre a un accordo: chi scommetteva contro il nostro governo ha sempre perso”. Sulle infrastrutture “nei prossimi giorni dovremo dare il via a un decreto che permetterà di avviare i cantieri e ridurre di oltre un terzo le norme del codice appalti”.
“Qualcuno dirà che c’è il rischio che aumenti la corruzione; ma ci lavoreremo: la legge anticorruzione l’abbiamo fatta, ma intanto non possiamo bloccare chi si è sempre comportato onestamente” ha proseguito. Quindi “nei prossimi mesi lavoreremo affinché i tempi di consegna siano più veloci, riducendo le norme; riuniremo gli operatori attorno a un tavolo e diremo loro: ‘Non portateci nuove norme, ma diteci quali dobbiamo eliminare'”.
Sanzioni imposte alla Russia ma anche di riflesso all’Italia che con la Russia ha tanti legami commerciali e culturali. Un vero danno di cui si avvantaggia la Germania che vuole estendere il suo dominio commerciale sulle repubbliche baltiche. La storia si ripete.
Dopo Maduro, tentiamo anche di ingraziarci Putin… perché non aprire anche all’Iran ed alla Corea del Nord, giusto per fare il pieno di stati canaglia?
Scherzi a parte, il governo giallo-verde sta testardamente perseguendo una politica di isolamento dagli alleati europei e diventando il portavoce degli interessi del satrapo russo nel ns. continente, ignorando il militarismo e le aggressioni del Cremlino nei confronti dei suoi vicini (Ucraina in primis, che fra l’altro gode di uno status di associazione alla UE), le crescenti repressioni sul piano interno ed il ruolo nefasto di Mosca nello scacchiere mediterraneo (Siria, Libia).
La Russia di Putin storicamente non ha mai aggredito nessuno semmai è stata l’Europa germanocentrica a tentare di ridurla geograficamente, sobillando l’Ucraina ad effettuare provocazioni tramite organizzazioni fasciste ucraine. Il ruolo al contrario stabilizzatore e pacificatore della Russia si è visto in Siria, dove ha sconfitto definitivamente l’Isis mai scalfito da Usa, Gb e Francia per i quali era un alleato anti Assad. Con l’aiuto dell’Iran che è un “paese canaglia” solo nella narrazione sionista.