Questa volta, caro Salvini, credo che tu abbia fatto la cosa sbagliata nel momento sbagliato. Lo dico come sempre in stima e in amicizia.
Ricevere una delegazione in rappresentanza di uno che si autoproclama presidente ad interim e due minuti dopo riceve la benedizione degli americani, non ti fa onore.
Fare un telefonata a uno che con tutta evidenza è un puppet, pupazzo, fantoccio, degli americani, messo lì a fare i loro interessi per mettere mano al petrolio venezuelano, messo lì per permettere agli americani di fare i padroni di casa in casa altrui, non è molto in coerenza con la battaglia storica della Lega per la autodeterminazione dei popoli. Proprio da questa impostazione la Lega traeva la giustificazione della secessione della Padania.
Certo quella richiesta storica è stata archiviata e sostituita con la richiesta di una autonomia spinta, ma la giustificazione logica non può che essere la stessa, e cioè che ogni popolo deve decidere da sé il suo destino senza ingerenze straniere che, ovviamente saranno sempre motivate per il bene del popolo negli affari del quale ci si vuole ingerire.
Per il bene del popolo vietnamita e contro i dittatori del nord Vietnam fu bombardato e gasato con il napalm buona parte del popolo vietnamita.
Per il bene del popolo cileno, fu organizzato il golpe contro Allende, eletto in libere elezioni, fu suicidato Allende, e messo al suo posto un certo Pinochet.
Per venire a giorni più recenti, per il bene del popolo iracheno e contro il dittatore Saddam, fu invaso l’Iraq e furono ammazzati oltre un milione di irakcheni. Al texano Bush non interessava il petrolio e gas iracheni, ma il benessere del popolo iracheno.
Per il bene del popolo libico fu fatto fuori Gheddafi, ammazzati migliaia di libici nei bombardamenti francesi, inglesi e americani e purtroppo anche nostri, su ordine di Napolitano e con il consenso di Berlusconi. Ma la moneta pan africana cui stava dando vita Gheddafi con gli altri leader africani, per i francesi non c’entrava nulla e neanche la volontà di scippare il petrolio libico all’Italia. Ai francesi, inglesi e americani interessava solo il benessere del popolo libico e per fare in modo di darglielo, lo si preparava ed educava con confetti esplosivi.
In ultimo hanno voluto fare il bene del popolo siriano, non bombardando perché in Siria c’erano due basi russe, ma con una tecnica diversa. Hanno messo su dal nulla un esercito di tagliagole della peggior specie, l’ISIS, che sempre per il bene del popolo siriano, ha seminato morte e distruzione, sterminando migliaia di cristiani, e mandando a casa nostra decine di migliaia di profughi.
Ci sarebbero riusciti ad arrivare al loro intento di eliminare, ovviamente, il dittatore di turno, sebbene democraticamente eletto, che non lasciava loro mano libera sul petrolio e gas siriani, se non fosse intervenuto Putin, il quale in poche settimane ha sterminato i tagliagole dell’ISIS e fatto fallire i loro piani.
Per il Venezuela il film studiato a tavolino, doveva essere lo stesso.
Gli americani, ovviamente hanno agito sempre per il bene disinteressato del popolo venezuelano e per nulla attratti dalle riserve di petrolio e gas – le più grandi al mondo, ben più, che la dice tutta, delle riserve saudite – e altri preziosi minerali. Sempre avendo a cuore la sorte del popolo venezuelano, gli americani hanno cominciato ad agire per abbassare artificialmente il prezzo internazionale di petrolio e gas, hanno cominciato a comminare ‘sanzioni’ al Venezuela, e stringere sempre di più la corda sull’economia venezuelana per strangolarla e a soffocarla: come fa un pitone che stringe piano, piano la sua vittima arrotolandosi attorno ad essa per poi divorarla una volta morta soffocata.
La tecnica non ha funzionato alla perfezione in quanto il Venezuela ha resistito più del previsto e non meno della metà dei venezuelani è rimasta e rimane fedele a Maduro.
Visto che le cose per gli americani stavano andando in una direzione imprevista e non gradita, ecco che si sono inventati un tale che si dichiara presidente autoproclamato.
Ma anche questa tecnica sembra non funzionare appieno perché nonostante siano alla fame, oltre la metà dei venezuelani continua ad essere con Maduro. Ecco allora la minaccia di inviare 5000 soldati che vengono fuori da un appunto del Consigliere della Sicurezza di Trump.
Ma anche questa minaccia equivale a puntare una pistola scarica e non impaurisce né l’esercito venezuelano né Maduro.
Perché?
La presenza della Russia impedisce uno scenario del genere.
E allora non resta altro che la scelta più ragionevole e pacifica: siano i venezuelani a trovare la strada per risolvere i loro problemi con una trattativa tra di loro.
Sostenere dall’esterno un presidente solo apparentemente autoproclamato, ma in effetti proclamato dagli americani, equivale a sostenere chi, pur di arrivare a piegare il Venezuela e farne il proprio sgabello, è disposto a provocare un bagno di sangue. Del resto lo hanno già fatto, come abbiamo visto, rileggendo un po’ di storia contemporanea.
Salvini ti rendi conto dove stai andando a sbattere?
Fermati prima che di fare casini.
Sostieni invece la posizione del Presidente Conte, di equilibrio e di equidistanza e di osservanza rispettosa della autodeterminazione del popolo venezuelano.
Nessuno può sentire di avere il diritto di insegnare ai venezuelani come risolvere i loro problemi.
Lasciamo che lo facciano pacificamente da soli.
Questa è anche la posizione del Papa che di America Latina se ne intende.
Lo ha detto chiaro: no a spargimenti di sangue in una guerra fratricida provocata da altri e solo per fare al meglio i loro interessi, costasse pure la morte di milioni di persone.
quanti liberaqtori… quanto uomini mandati dal destino abbiamo visto? quanti si sono rivelati poi peggio del regime che venivano a sostituire? senza elezioni, e quindi senza sapere chi e’ e cosa vule fare, come e con che alleanze e’ pericoloso dare il potere a una persona… prima si ripristina la democrazia e nelle sue leggi e regole ci si muova… poi si avra’ un mandato… non vedo nulla di male e acapire chi si ha di fronte…
Analisi perfetta e condivisibile. Vogliono fare con Maduro quello che hanno fatto con Gheddafi e tentato con Assad, creare il caos per mettere le mani sul petrolio. Chi interviene contro Maduro poi avrà diritto alla spartanza.