“Modello Sanremo. Adesso non resta che applicare il meccanismo di voto del Festival ai prossimi appuntamenti politici. È semplice, no? Si fanno votare i cittadini, come d’abitudine. Poi però una piccola conventicola di eletti si raduna nel salotto buono e, fra una tartina di caviale e un sorso di champagne, decide se il voto è giusto o sbagliato. Nel secondo caso lo ribalta, perché è chiaro: la democrazia va bene, ma solo quando si allinea al pensiero di Beppe Severgnini”.
Mario Giordano commenta così, in un editoriale per La Verità, il sistema di voto del Festival di Sanremo.
Il giornalista, aggiunge ironicamente: “Pensate a quanti errori si sarebbero potuti evitare nel recente passato applicando il metodo elettorale Sanremo. Dalla Brexit a Donald Trump, fino ad arrivare alla vittoria in Italia di Lega e 5 stelle: tutte scelte del popolo che vanno chiaramente contro i gusti della giuria di qualità”.
Leggi l’articolo di Mario Giordano su La Verità…
“salotto buono”, “caviale”, “champagne”… mancano “buonisti” e “politically correct”, ma forse stanno nel resto dell’articolo, tra altre banalità e frasi a cazzo.
mario giordano, da fido scuderio di berlusconi a cantore del governo del cambiamento, schiena curva e voce stridula, un uomo per tutte le stagioni. tanto la ggente dimentica in fretta.
I buonisti al caviale del salotto buono ma consumato hanno deciso di sostenere la polemica immigrazionista messa su dal Pd contro il Governo gialloverde.
Ancora una volta scavalcando l’opinione popolare, dando potere di voto e decisione finale a una piccola elite, a un Governo tecnico del Festival nominato non si sa da chi ma ben retribuito.
Era tipico del fascismo attaccare gli avversari sull’aspetto fisico… Vedo che i nuovi totalitarismi hanno imparato bene…