“L’analisi costi-benefici e l’analisi tecnico-giuridica sul Tav Torino-Lione sono da poco pubbliche sul sito del Mit”.
Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.
“Ecco che si fa quella piena e doverosa trasparenza che avevamo promesso,” ha spiegato Toninelli in un post sul Blog delle Stelle “che abbiamo già realizzato sul Terzo valico e che rende più democratico il dibattito su alcune delle grandi opere ereditate dal passato. Opere spesso ferme da tempo o che procedono a rilento o comunque oggetto di scandali, sprechi e inefficienze”.
“Infrastrutture che,” ha proseguito “nell’interesse di tutti gli italiani, abbiamo deciso di sottoporre a questo tipo di esame, considerato a livello internazionale l’unico davvero utile al decisore politico per stabilire quali siano le migliori politiche infrastrutturali da perseguire. Siamo di fronte a un lavoro tecnico molto accurato, realizzato da un gruppo di studiosi che fanno capo alla Struttura Tecnica di Missione del Mit e di cui nessuno ha mai contestato la competenza”.
“Una task force indipendente che tutti conoscevano già dall’agosto scorso” ha continuato il ministro “e che ha impiegato alcuni mesi di lavoro per portare a compimento l’analisi, anche perché nel frattempo è impegnata, come detto, in approfondimenti analoghi su altre opere. Inoltre, siamo di fronte a un’indagine talmente obiettiva da partire dai dati dell’Osservatorio Torino-Lione del 2011, quindi una fonte che deve tranquillizzare i favorevoli al progetto. Ed è la prima analisi costi-benefici realmente indipendente, lo ribadisco, per cui abbiamo evitato finalmente di chiedere all’oste se il vino è buono“.
“La valutazione negativa della Torino-Lione che emerge dall’analisi, voglio dirlo in modo chiaro, non è contro la Ue o contro la Francia. Essa si configura piuttosto come un prezioso elemento di informazione per indicare a tutti gli interlocutori l’opportunità di verificare se esistano impieghi migliori delle risorse che sarebbero destinate al progetto. In ogni caso, da parte mia quanto fatto finora è funzionale all’impegno assunto dal Governo nella sua interezza e nell’interesse dei cittadini. La decisione finale, come è naturale che sia, spetta ora al Governo stesso nella sua piena collegialità,” ha concluso.
Finalmente sputtanati tutti i lobbysti alla Calenda che vorrebbero lucrare sulla Tav ai danni dello Stato raccontando frottole sui benefici dell’opera.