A breve la Giunta per le immunità e poi l’aula del Senato, voterà per il caso Diciotti in cui è coinvolto il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, ma il Movimeno 5 Stelle non ha ancora deciso che linea seguire, e probabilmente ricorrerà ad una votazione sulla piattaforma Rousseau.
Lo ha spiegato il senatore pentastellato Gianluigi Paragone, nel corso di un’intervista concessa a Radio Capital, nella trasmissione Circo Massimo: “forse la cosa migliore da fare in un passaggio del genere è coinvolgere gli iscritti, potremmo fare un referendum sulla piattaforma Rousseau, la decisione non può prescindere da una condivisione e una collegialità che va oltre il gruppo parlamentare”.
Paragone, tuttavia ha sottolineato che il governo si assume la responsabilità della decisione, presa collegialmente, di non far sbarcare i migrati. Infatti gli atti depositati, sono stati trasmessi al Tribunale dei ministri di Catania.
L’esponente pentastellato ha detto che “nel momento in cui il governo si auto-incolpa, il magistrato deve prendere coscienza di una nuova notizia”.
La linea su cui i pentastellati sembra vogliano procedere, pertanto si basa sul fatto che nel momento in cui il governo prende una decisione collegialmente “viene meno il principio per cui Salvini deve rispondere da solo”, ha ribadito Paragone.
Ma “dobbiamo capire le motivazioni per cui il Tribunale ci dice che non vale la collegialità”, e di conseguenza l’idea migliore sarebbe quella di proporre un “referendum sulla piattaforma Rousseau tra gli iscritti”.
In merito alla sua personale decisione, il senatore M5S ha precisato che “all’inizio ho anche detto pubblicamente che Salvini aveva voglia di farsi processare. Poi lui ha cambiato idea e noi, dal dibattito interno, abbiamo capito che era diverso il ragionamento anche rispetto a cosa aveva fatto Salvini. Parliamo di qualcosa che rischia di esporre tutta la catena del governo e dei suoi dirigenti. Quindi bisogna capire le ripercussioni”.
Basterebbe che la Giunta dicesse No e il problema sarebbe risolto, con buona pace del mittente a cui sarebbe rimandato come irricevibile, ovveroil Pd
(e qualche magistrato suo amico) che ha voluto in questo modo spargere zizzania non solo nel Governo a anche all’interno dei 5S.
Anche io penso che sarebbe meglio mettere un no appunto per non coinvolgere il governo.