Wolfgang Münchau: ‘Il colpo di testa di Macron e la crisi franco-italiana’

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“La Francia ha richiamato il suo ambasciatore in Italia, una mossa che non ha precedenti dalla Seconda Guerra Mondiale. La causa scatenante è stata l’incontro tra Luigi Di Maio e i gilets jaunes, ma in gioco c’è molto di più”.

Lo ha scritto Wolfgang Münchau, in un articolo pubblicato su Eurointelligence.

“Di Maio e Matteo Salvini stanno attaccando Emmanuel Macron da mesi. Fino ad ora il presidente francese ha ignorato questi attacchi considerandoli insignificanti e ha ribadito che tratta soltanto col primo ministro italiano. Cosa è cambiato? Elevare una crisi politica ad affare di stato è una mossa alquanto straordinaria, che avrà conseguenze politiche” ha osservato.

“Di Maio si è incontrato con membri della lista di Ingrid Levavasseur e di un altro dei rappresentanti più espliciti dei gilets jaunes, il controverso Christophe Chalencon. Di Maio ha quindi postato una foto tutti insieme in un tweet entusiasta su Twitter. La Levavasseur non c’era, aveva anche avvertito che Di Maio stava pregiudicando il progetto su cui stavano lavorando e ha ribadito che, anche se erano presenti dei membri della sua lista, la lista non c’entra niente” ha raccontato Münchau.

“Quindi questa foto è soltanto un po’ di fumo negli occhi, destinato agli elettori Cinque Stelle? La strategia di fomentare il risentimento contro il presidente francese può essere un modo per aumentare la sua visibilità in vista delle elezioni europee? Secondo il canale televisivo italiano La 7, la settimana scorsa Giuseppe Conte avrebbe detto ad Angela Merkel che Di Maio punta ad attaccare la Francia per recuperare il terreno perso in vista delle elezioni europee, poiché è rimasto indietro rispetto a Salvini che ha già dalla sua parte il tema dell’immigrazione” ha detto ancoraa.

“Adesso che Macron ha risposto in modo così pesante, il gioco è cambiato. Il fatto che Chalencon abbia invocato un colpo di stato militare nelle prime settimane dei jilets jaunes aiuta il governo francese a sostenere la tesi per cui questo, dopo tutto, è un affare di stato” ha aggiunto.

Leggi l’articolo di Wolfgang Münchau su Voci dall’Estero.

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