Conte: ‘Questa Europa è al canto del cigno. E il governo non cadrà’

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“Me li aspettavo, gli attacchi. Non prevedevo la scompostezza, le falsità. Ho avuto l’impressione che per alcuni parlamentari europei, il discorso di martedi’ sia stato un po’ il canto del cigno”.

Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte secondo quanto riportato da Corriere della sera e Repubblica in merito agli attacchi ricevuti da alcuni deputati durante la plenaria all’Europarlamento.

“Il mio – ha detto Conte – e’ un governo che esprime il cambiamento in atto in Italia e in Europa. Per questo mi hanno attaccato. Molti di loro sanno che non verranno rieletti. Sono figli di forze con una vecchia ispirazione. Il nuovo vento li spiazza. Ma dispiace solo che per colpirmi siano ricorsi a falsita’, tipo che facciamo morire i bambini africani in mare o che difendiamo il venezuelano Nicola’s Maduro”.

Nel suo intervento a Strasbrugo il premier ha spiegato che “se vogliamo che l’Europa rimanga il nostro futuro comune, è il momento di far seguire alle parole i fatti, avviando insieme un percorso per una nuova Europa: un’Europa del popolo, più solidale, più inclusiva, più equa, in definitiva più democratica. L’unica in cui i cittadini di oggi e di domani meritano di vivere”.

Nessuno Stato membro dell’Ue, ha aggiunto, “può da solo giocare un ruolo significativo. Di qui l’auspicio che una voce europea unita trovi spazio anche al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. È una battaglia, questa, su cui l’Unione Europea deve muoversi in modo coordinato, deve parlare con una sola voce”.

“La potente carica oppositiva che il popolo europeo, nelle sue diverse declinazioni, sta manifestando nei confronti delle élites parla alle nostre coscienze ci ricorda che la politica, troppo asservita alle ragioni dell’economia, ha mancato il suo compito, ha abdicato alla sua missione. La politica europea, di fronte a una crisi economica senza precedenti – ha continuato – si è ritratta impaurita al di qua della fredda grammatica delle procedure, finendo col perdere progressivamente il contatto con il suo popolo e rendendo sempre più incolmabile la distanza, che non è solo geografica, tra Bruxelles e le tante periferie del Continente”.

2 COMMENTS

  1. “Il canto del cigno” un bel titolo per la prossima storia di Camilleri in tv. Con interprete principale sempre un Zingaretti ma non Luca bensì Nicola, suo fratello. Si racconta di un candidato segretario che giustifica l’attacco di Verofstad dicendo che avviene “perché l’Italia non conta più nulla in Europa”. Insomma questa volta è la trama di un suicidio. Politico.

  2. MA IO DICO PARLA QUEL ESSERE INSULSO BRUTTO FUORI E DENTRO TACI BIFORCO, DEVI SOLO FATTE I GARGARISMI CON L’ACIDO MURIATICO PRIMA DI PARLARE DEL MIO PAESE DI NOI VERI ITALIANI E SOPRATTUTTO DEL MIO GOVERNO OKOKOK ROSICONE SIAMO MILLIARDI SOPRA DI VOI FAI SCHIFOOOOOO

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