“Prenderemo una decisione insieme, per ora abbiamo ascoltato” perché “ci sono gli attivisti che sono con noi, gli attivisti capiscono”.
Lo ha affermato il senatore del Movimento 5 Stelle, Mario Michele Giarrusso, rispondendo alle domande dei giornalisti in merito alla posizione del Movimento sul caso Diciotti che ha coinvolto in prima persona il Ministro dell’interno Matteo Salvini, sottolineando che il Movimento non cambierà pelle, in ballo c’è solo “il rispetto delle leggi costituzionali, e la nostra anima, il nostro spirito e i nostri principi li preserveremo”.
Il presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, Maurizio Gasparri, ha spiegato che “l’orientamento è quello che all’inizio della settimana prossima, probabilmente martedì, ma mi informerò sui lavori dell’Aula, si dovrebbe arrivare alle dichiarazioni di voto dei gruppi e alla votazione sulla relazione”. La Giunta si è infatti riunita nella giornata di ieri, si riunirà oggi e poi si voterà probabilmente il 19 febbraio.
Il presidente ha assicurato che la Giunta ha “lavorato nei termini, rispetto a quello ultimo del 22 febbraio siamo in largo anticipo” e per il momento “si è parlato solo del merito della relazione. Alcuni gruppi si sono riservati di intervenire domani”.
Nella relazione che Gasparri ha presentato, ha sostenuto che “escluso il ‘movente’ privato, escluso il ‘movente’ politico-partitico, rimane in piedi esclusivamente il ‘movente’ governativo, che ha ispirato l’azione del Ministro Salvini e che è pertanto idoneo per il diniego dell’autorizzazione a procedere”.
La senatrice Anna Rossomando del Pd ha affermato che “il punto qui non è decidere se si vota su una linea di governo o no, ma se è ammissibile e se è un interesse nazionale dello Stato usare come strumento di trattativa un comportamento illecito che sottende alla privazione della libertà. In secondo luogo, non condivido l’assunto che se questa è una mia linea politica, di per sé diventa una linea politica dello Stato, altrimenti dovremmo dedurre che decido io, che lo Stato sono io”.
“Nella relazione non si mette in discussione l’astratta sussistenza di un reato – ha proseguito l’esponente dem – e si dice che volutamente si è impedito di far scendere i migranti, cioè un comportamento in astratto illecito, e si dice che era un comportamento strumentale a una trattativa che si stava conducendo in Europa sulla redistribuzione dei migranti”.