Salvini, mo basta! Non esasperare l’opinione diversa sul TAV tra Lega e M5S. Una commissione di tecnici si è già espressa per il NO. Punto e a capo. E avanti

Dai, Salvini, capisco che devi sfruttare questa menata del TAV per parlare non solo al tuo elettorato ma anche all’elettorato di FI, Confindustria, e ‘prenditori’ vari compresi quelli del PD, ben rappresentati dal banchiere torinese del PD Chiamparino.

Ma sta’ volta, come ami dire tu su altri argomenti, la pacchia è finita.

La pacchia di fare opere inutili in stile autostrada Brebemi, costata un sacco di soldi, e frequentata da qualche macchina, ma che ha ingrassato i ‘prenditori’, finti imprenditori del mondo degli appalti di opere pubbliche, è finita. Non c’è più trippa per gatti.

Avrai sicuramente capito che i 5Stelle non permetteranno mai questo spreco di soldi pubblici.

Quindi, porta pazienza, ma questa volta, nell’ascoltare le sirene che ti girano attorno, ti sei schierato dalla parte sbagliata, e dovrai dire a tutta questa gente ‘predatoria’, che lo scempio di soldi pubblici per riempire le loro tasche e senza alcun vero beneficio per i cittadini non passa.

Ci sono tante opere da realizzare a Torino, a partire dalla metropolitana, ci sono da manutenere, prima di tutto per ragioni di sicurezza, ponti e strade, per cui mancano addirittura i soldi.

Vogliamo che per mancanza di fondi per la manutenzione, crolli qualche altro ponte in giro per l’Italia?

Vanno fatte opere che servano davvero ai cittadini, che mettano in sicurezza le infrastrutture esistenti, e che vengano distribuite in tutto il territorio nazionale. Opere per le quali non solo non c’è il minimo sospetto che attentino alla salute dei cittadini, sospetto che nel caso del TAV non può essere smentito – ma anzi siano di difesa della salute e della vita dei cittadini.

Sì, perché nel caso delle tante zone in Italia in pericolo di alluvioni, frane, valanghe e terremoti non solamente la salute, ma la vita stessa per intero è in pericolo di morte.

Non vogliamo fare qualcosa di più per impedire che ogni terremoto diventi una tragedia per numero di morti in quanto la povera gente non ha i soldi per costruire case antisismiche, mentre sono al sicuro quelli che possono permettersi di abitare in case sicure?

Vogliamo dare un contributo, per esempio in base all’ISEE, in maniera tale che la povera gente sia non più a rischio di rimanere sotto le macerie delle proprie case costruite sotto gli standard antisismici per mancanza di soldi?

Vogliamo una volta per tutte correggere questo obbrobrio della sicurezza per censo nelle zone a forte rischio sismico?

Si risparmierebbero prima di tutto tante vite di povera gente – la quale gente non vale di meno di quella blasonata e con i portafogli gonfi – e si risparmierebbero le montagne di soldi da impegnare per gli interventi post terremoto, sui quali oltretutto, purtroppo, si avventano non pochi avvoltoi, dopo aver brindato alla notizia del disastro tellurico.

Salvini, vuoi proseguire nelle politiche disastrose degli altri governi a guida PD e FI – di cui con FI, non posso fare a meno di ricordarlo, ha fatto parte anche la Lega – che, tra l’altro, ha portato al crollo del ponte Morandi e alla conseguente morte di 43 nostri connazionali?

Non dimentichiamoci mai che sotto quel ponte poteva esserci ognuno di noi!

Solo per un caso fortuito non ci sono rimasto io o tu che leggi queste righe.

Vogliamo ancora, ognuno di noi, sfidare il destino in altri ponti non mantenuti correttamente per risparmiare soldi sulla sicurezza e per lautamente ingrassarsi nel caso di strade in mano a privati, o per mancanza di soldi in quelle di proprietà pubblica?

Salvini, renditi conto che se continui con questa sceneggiata sul TAV sei inescusabile.

La tesi poi del cosiddetto sesto componente della commissione – ripeto, 1 su 6 – che si dissocia dalla relazione degli altri tecnici con una propria relazione fa rimanere basiti.

Mentre secondo la relazione firmata da 5 commissari su 6, i costi superano i benefici per ben 7/8 miliardi , quella del consigliere che non ha firmato la relazione degli altri 5, ritiene che i benefici – eventuali mentre i costi sono sicuri – siano positivi per almeno 400 milioni.

Ora, non ci vuole nessuno super esperto, per valutare la consistenza della relazione di Coppola – il relatore che ha non ha partecipato alla discussione della commissione per sua scelta, e che poi non ha firmato le relazione degli 5 commissari – considerando che secondo lui i vantaggi siano dai 400 milioni in sù.

Intanto bisogna evidenziare la pretesa arrogante di questo tecnico – sapendo che sarebbe stato spalleggiato dai poteri marci e dai media dei poteri marci – di far prevalere il suo parere su ben altri 5 tecnici, di cui uno di essi, il Prof. Ponti che preside la commissione, ha un curriculum sterminato, che fa comparire Coppola come un neolaureato alle prime armi.

Questo signore ‘esperto’ evidentemente pensa di parlare a gente che lui crede non sappia far di conto.

Non realizza ‘l’esperto’ Coppola che 400 milioni di euro di benefici che prevarrebbero sui costi, sono briciole in confronto a parecchi MILIARDI di euro di investimenti?

E perché tacere sul fatto che l’enorme mole di investimenti IN MILIARDI sono SICURI, mentre il vantaggio di 400 milioni sono EVENTUALI?
Rifletti bene, Salvini, non farti convincere anche tu, dopo Coppola, dai Media di Berlusconi, De Benedetti e Cairo, che supportano i ‘prenditori’ di appalti pubblici, che i cittadini italiani non sappiano far di conto e che quindi sia possibile prenderli in giro.

Ti scongiuro, Salvini, dal continuare a dare ascolto a queste sirene – come purtroppo hai già fatto – perché ti potresti fare molto male.
Lo sai che il vento può girare.

Non fidarti di avvoltoi che, appena girerà il vento ti sbraneranno impietosamente.

Stringi buoni, sani e leali rapporti di collaborazione con i 5Stelle: sei in buone mani, gente seria e affidabile.

Stai attento che se continui a pensare di poter impunemente passare da una staffa all’altra a seconda del cavallo, rimarrai senza cavalli e senza staffe.

Se non ascolterai ne parleremo qui tra non molto.