“Posso bere solo un bicchiere di vino rosso al giorno, ho smesso di fumare, ci vedo poco e pure la schiena mi fa male. Se me l’avessero detto che invecchiare sarebbe stato così duro…”.
Così Francesco Guccini nel corso di un’intervista per presentare il suo libro “Canzoni”.
In riferimento alla sua canzone “Dio è morto”, fatto da Baglioni e Ligabue al Festival di Sanremo, Guccini ha detto che “se il Liga ha provato a impegnarsi, Baglioni proprio no. Ha pure sbagliato a prendere la nota alta, si vedeva che non ne aveva voglia, anzi non gliene fregava proprio niente”.
In merito alla polemica nata intorno alla vittoria di Mahmood, il cantautore si è limitato a dire: “quante sciocchezze, le giurie non si parlavano, come avrebbero fatto a mettersi d’accordo?”.
Saputo che il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, apprezza la sua musica, Guccini ha affermato: “Ah sì? Piacevo anche alla Meloni se è per questo, mi invitò a una festa dell’allora Msi e declinai. Siccome sembro un anarchico rivoluzionario pensano di potermi ascrivere alle loro idee rivoluzionarie. Sempre che ne abbiano, si sbagliano. E comunque piacevo anche ai cattolici, io che non credo”.
I Cinque Stelle “hanno verità assolute, come quegli altri che non credono nell’evoluzionismo. Io ho sempre praticato il beneficio del dubbio, loro mi pare di no. Oltre a essere dei faciloni su tutto, con queste frasi apodittiche tipo ‘abbiamo abolito la povertà’, come se, chessò, si potessero eliminare i borseggiatori” ha osservato.
“C’è odore di regime quando si inizia a parlare a nome di tutti gli italiani. Guardi Salvini, quando qualcuno a uno dei suoi trentamila comizi dissente, lui lo addita dandogli del compagno (anche se potrebbe essere un liberale), intimandogli di portare tot migranti a casa sua: facevo anch’io così ai concerti con i contestatori e se il giochino mi riusciva, il resto del pubblico li metteva a tacere. Sì, è furbo Salvini” ha aggiunto Guccini.