Il responsabile economico della Lega Claudio Borghi: ‘Ue? Tossica per l’Italia, o la cambiamo o dovremo uscirne’

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“Penso che questa opportunità sia l’ultima. Se a seguito di queste elezioni ci saranno i soliti ‘mandarini’ guidati dalla Germania a guidare le politiche economiche, sociali e migratorie, a uso e consumo della Germania e a nostro danno, io dirò di uscirne. O riusciamo a cambiarla o dovremo uscirne”.

Lo ha detto il responsabile economico della Lega, Claudio Borghi, a un dibattito della Cisl.

Il progetto dell’Ue è “fallimentare e tossico per l’Italia” e “se l’ambiente rimane tossico, io dirò andiamone fuori” ha aggiunto.

“Dal 2000 a oggi – ha proseguito Borghi – l’Italia è cresciuta del 3 per cento. Abbiamo perso due decenni e li abbiamo buttati, non c’è stato nessun progresso economico” e “in questo bell’ambiente che dovrebbe essere di solidarietà e fraternità abbiamo uno stato che è in vantaggio rispetto a noi, che ha meno disoccupazione, che è più ricco, che fa politiche espansionistiche e mercantiliste, che si finanzia a un tasso del 3 percento inferiore a noi. Che cosa dobbiamo fare, facciamo la gara contro Bolt con le gambe annodate?”.

In merito alle prossime elezioni ha dichiarato: “confido di avere la possibilità a questa tornata elettorale di poter essere tra quelli che guidano il cambiamento” in modo tale che l’Ue sia un “ambiente non tossico” abolendo “il pareggio di bilancio in costituzione e sostituendolo con ‘disoccupazione zero’ e facendolo diventare un obiettivo dell’Europa”.

Ma Salvini ha replicato assicurando che “non abbiamo alcuna intenzione di uscire dall’Europa, vogliamo cambiarla, migliorarla ma non abbandonarla”.

E lo ha ribadito anche il Movimento 5 Stelle: “non abbiamo alcuna intenzione di uscire dalla Ue, per questa ragione sarebbe meglio evitare dichiarazioni che possano mettere a rischio la fiducia degli investitori e di conseguenza la nostra economia”, ha detto il capogruppo alla Camera, Francesco D’Uva.

“Vogliamo ricominciare a credere nel sogno europeo, di una grande casa comune che protegga i cittadini e liberi i governi dai vincoli assurdi dell’austerity. Il lavoro è appena iniziato, Luigi Di Maio sta mettendo insieme un gruppo di movimenti che condividono l’idea di dover cambiare profondamente questa Europa. Perché sia più solidale, perché inizi ad occuparsi dei reali bisogni dei cittadini, perché tuteli le imprese e i produttori locali, e perché chiuda per sempre la stagione dei favori alle lobby e ai grandi interessi finanziari” ha aggiunto l’esponente pentastellato.

E anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha commentato le parole di Borghi in un tweet: “Il governo italiano dica chiaramente se vuole uscire dall’euro e dall’Unione europea.Troppe ambiguità e dichiarazioni sconsiderate provocano solo danni all’Italia e agli italiani”.

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