Consultazione su caso Diciotti, M5S: ‘Nessun allarmismo. La questione è semplice’

1
53
Salvini-Di-Maio

“Nessun allarmismo. La questione è semplice”.

Il Movimento 5 Stelle liquida così le polemiche sulla consultazione online sul ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“La risposta chiesta agli iscritti a Rousseau per il voto di oggi” sottolineano i pentastellati “è uguale a quella che sarà chiesta martedì ai senatori della Giunta”.

“Cioè” spiegano “se in quel caso si sia agito o meno ‘per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di Governo'”.

“I senatori martedì in giunta” prosegue il post “dovranno votare sì per dire che c’è stato quell’interesse e negare l’autorizzazione a procedere e no per dire che non c’è stato e concedere l’autorizzazione a procedere, esattamente come sarà per gli iscritti del MoVimento 5 Stelle che parteciperanno al voto su Rousseau. Proprio questa complessa articolazione dimostra che non stiamo parlando dell’immunità di un politico”.

“È giusto prendere le decisioni importanti con cittadini informati e che sappiano anche prendere coscienza della complessità del tema,” osservano i 5Stelle.

“Per questo” ricorda il M5S “è stato deciso di fare una votazione online. E per questo si è deciso di porre nel quesito il reale oggetto della questione, che coinvolge anche le decisioni politiche del presidente Conte, del vice presidente Di Maio e del ministro Toninelli”.

“Non si tratta di decidere se ‘mandare a processo il ministro dell’Interno’ ma di valutare se la decisione di trattenere i migranti qualche giorno a bordo della nave Diciotti è stata presa sulla base di un interesse dello Stato o no,” conclude il M5S.

In un altro post sul proprio blog ufficiale, i 5Stelle hanno precisato che questo del voto sulla vicenda Diciotti “è un caso senza precedenti perché mai in passato si era verificato che la magistratura chiedesse al Parlamento di autorizzare un processo per un ministro che aveva agito nell’esercizio delle sue funzioni e non per azioni fatte per tornaconto privato e personale (tangenti, truffa, appalti, etc): in questo caso non ci porremmo neppure il problema e lo spediremmo in tribunale”.

1 COMMENT

  1. Perfetto, è spiegato benissimo che la consultazione non riguarda la decisione di Salvini ma la possibilità o meno di alcuni magistrati di mettere sotto processo le scelte condivise del Governo. Anche perché il passo successivo della Procura sarebbe la richieste di procedere contro il primo Ministro Conte e Toninelli.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here