“Ex parlamentare PCI si lamenta del taglio dei vitalizi voluto dal Movimento 5 Stelle. Poverino… Un ex parlamentare ‘compagno’ del PCI che attacca la ‘nuova’ politica di oggi”.
Lo ha scritto il deputato del Movimento 5 Stelle Gabriele Lorenzoni in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook.
“Per oltre 35 anni il politico – ha fatto sapere Lorenzoni – ha percepito un vitalizio pari a 4.000 Euro mensili, da ex deputato della Repubblica, decurtato nei mesi scorsi a seguito del taglio dei vitalizi. Ora, in base al ricalcolo su base contributiva, l’assegno mensile sarebbe sceso a 1.000 Euro”.
“Sicuramente sarà sceso in piazza sabato scorso con i sindacati!” ha aggiunto.
Il politico a cui si riferisce Lorenzoni, è Ivo Faenzi, un ex parlamentare toscano, eletto con il Partito Comunista Italiano per tre legislature, dal 1972 al 1983.
Al quotidiano “Il Tirreno” Faenzi ha detto che ha “fatto politica con ruoli di vertice per oltre 40 anni, 25 in provincia di Grosseto e il resto a Roma, nella direzione nazionale del partito; ho lavorato da quando avevo 14 anni e ho sempre pensato, lo dico senza vergogna, che ciò che percepivo era meritato”.
“Il Movimento 5 Stelle fa speculazione politica su tutto – ha aggiunto Faenzi – e il mio sfogo non è solo una questione personale, ma di valori, di principi, di diritti” e “quello che mi fa più rabbia è che i Cinque stelle, come un branco di sciacalli, si sono accaniti solo contro i vecchi parlamentari. I tagli più importanti li abbiamo subiti noi ultrasettantacinquenni. Ecco, agli ex parlamentari hanno tagliato il vitalizio anche del settanta/ottanta per cento, come nel mio caso. Per loro, invece, compensi e privilegi sono rimasti invariati”.
“Questi ogni giorno mettono in discussione la Costituzione, la giurisprudenza, cancellano diritti acquisiti 30 o 40 anni fa. Io e altri faremo battaglia con la nostra associazione, perché questa non è democrazia” ha concluso.
Pd e Cgil stanno tentando di mettere i pensionati e i fruitori di vitalizi contro i percettori di RdC. Ancora una volta il vecchio contro il nuovo.